Guerra in Ucraina. "Abbiamo portato via otto persone dall’inferno"

Alex e l’amico Dimitri: da Foligno al confine ucraino con un furgoncino carico di aiuti. Adesso stanno tornando con i profughi

La foto postata su Instagram da Alex: è in viaggio con Dimitri e i profughi

La foto postata su Instagram da Alex: è in viaggio con Dimitri e i profughi

Foligno (Perugia), 7 marzo 2022 -  Sette persone, una famiglia al completo e una mamma con la figlia. A bordo anche un cagnolino e, nella famiglia anche un bimbo di nemmeno un anno. Si è concluso il viaggio di solidarietà di Alex e Dimitri e il bilancio della spedizione è più che positivo.

Il furgoncino, partito carico di viveri e generi di prima necessità, si è riempito di ospiti ucraini, che i due ragazzi hanno portato a destinazione presso le proprie famiglie, in Italia.

Partiti venerdì sera da Foligno, in una spedizione incredibile, resa possibile dal grande cuore di chi ha donato quello che poteva, dalle mance raccolte al lavoro a cibo o vestiario, Alex e Dimitri sono arrivati sabato, intorno alle 22, al confine tra Polonia e Ucraina. Qui, in uno dei centri di coordinamento per rifugiati dislocati lungo la frontiera, hanno consegnato il materiale e si sono registrati con i posti disponibili.

I volontari gli hanno indicato le persone da portare via, e da lì sono ripartiti. Più di duemila chilometri percorsi all’andata. Il ritorno è iniziato domenica mattina, intorno alle 1. "Tanta gente si è fatta avanti – racconta Alex – in Polonia c’è una grandissima organizzazione, grazie ai volontari che gestiscono tutto al meglio. Dopo cinque minuti eravamo già al completo e, senza neanche il tempo di presentarsi, siamo ripartiti".  Alex e Dimitri hanno accompagnato alcuni dei loro passeggeri a Lodi, altri arriveranno a Perugia.

"La stanchezza si fa sentire – spiega Alex mentre è in viaggio – in settimana abbiamo dormito 3-4 ore al giorno per conciliare il nostro lavoro e l’organizzazione del viaggio. Poi le ore di guida, dove fortunatamente ci alterniamo. Sono però davvero fiero di quello che abbiamo fatto e posso dire che sì, finché potrò farò altri viaggi per aiutare gli altri".

Alex è ucraino, ha 36 anni e si trova in Italia da 13 anni. La sua famiglia è tutta in Ucraina, tra Kiev e le regioni limitrofe, impossibilitati a lasciare la città e le proprie abitazioni. Lui, di fronte a questa situazione, ha deciso che piuttosto che restare con le mani in mano, non potendo aiutare i suoi cari, aiuterà tutti coloro che ne hanno bisogno.