Tpl, la Regione gonfia il petto: "Avevamo ragione"

La sentenza del Consiglio di Stato e le reazioni

L'interno di un autobus (Foto Novi)

L'interno di un autobus (Foto Novi)

Firenze, 21 giugno 2021 - E ora la Regione Toscana gonfia il petto perché il percorso amministrativo, particolarmente accidentato, finisce: la gara, attuata per la prima volta in Italia, per l'aggiudicazione ad un unico gestore del trasporto locale (bus cittadini e  pullman extraurbani) finisce con la sentenza del Consigio di Stato. Il tpl sarà gestito da Autolinee toscane, societa' guidata dai francesi di Ratp che hanno in mano da anni la tramvia fiorentina. 

Il capogruppo in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, già assessore ai Trasporti  durante la maxi gara di aggiudicazione nel mandato del presidente Rossi, esclama:  “Il Consiglio di Stato conferma la bontà del lavoro fatto. Ora si dia attuazione senza indugio al contratto di servizio”.

E rivendica: "Lo vado dicendo ormai da oltre 6 anni e coerentemente con quanto ho sempre fatto, ribadisco ancora una volta che la gara unica per la gestione del Tpl in Toscana è stata una grande vittoria dei cittadini e dei lavoratori e sarebbe davvero ora che questa ormai irreale situazione di sospensione dell’attuazione degli effetti previsti dalla gara sia definitivamente superata e la Regione sia messa nella condizione di poter dare finalmente ai cittadini toscani il servizio che si meritano e ai lavoratori del settore le certezze che solo il percorso di gara gli ha potuto garantire”.

Vincenzo Ceccarelli ha ribadito oggi la correttezza delle scelte fatte dalla Regione e, in particolare, dalla commissione di gara, nel valutare le offerte pervenute.

“E’ una sentenza – prosegue Ceccarelli - che conferma quella storica del Tar Toscana aveva scritto una pagina di giurisprudenza di valore europeo. La Toscana ha avuto, grazie alla convinzione del presidente Rossi e della sua giunta, il coraggio e la capacità di fare quello che in Europa nessuna regione è riuscita a fare, ovvero una grande gara europea per garantire a tutti un servizio pubblico che sia adeguato alle aspettative di chi vive in questa regione e di chi viene a visitarla. La conflittualità portata alle estreme conseguenze da chi ha perduto la gara ha impedito ai toscani di avere già oggi un parco mezzi interamente rinnovato e un salto tecnologico verso una mobilità più sostenibile e più fruibile per tutti".

Ora non si deve perdere neanche un minuto, ripete Ceccarelli. E il messaggio è  inviato ai suoi 'compagni' dem e soprattutto alla giunta del presidente  Giani ma anche alle società, storiche rappresentanti del trasporto locale, che hanno perso la sfida. "C’è un contratto di servizio già firmato, che attende solo di essere attuato - sottolinea - Ringrazio l’avvocatura regionale e tutti coloro che in questi anni, negli uffici della Regione, hanno continuato a battersi, a credere in quello che abbiamo fatto e a lavorare, nonostante tutto, senza perdere motivazioni ed efficienza. E, in questo senso, voglio ringraziare anche tutti i lavoratori del settore e i sindacati che li rappresentano, che hanno certamente dovuto pagare un prezzo a questa situazione di perenne incertezza, cui la Regione ha però risposto sempre con grande fermezza, assumendosi tutte le responsabilità necessarie, senza mai retrocedere”.

Le parole di Enrico Rossi

Dopo la sentenza interviene anche l'ex presidente della Regione Enrico Rossi: "Una grande gara per dare ai cittadini toscani un servizio pubblico degno di questo nome. Il Consiglio di Stato ci dà e mi dà ragione: la gara è stata perfetta e i nostri tecnici l’hanno assegnata all’impresa che ha fatto l’offerta migliore. Avevano torto tutti coloro che ci hanno osteggiato con risorsi unitili e sempre perdenti, con denunce fasulle e piene di infamie alla magistratura".