Strage studentesse Erasmus in Spagna, l'autista: "Nessun colpo di sonno"

La vita e i sogni spezzati di tre giovani toscane: Elena Maestrini, Lucrezia Borghi e Valentina Gallo

Da sinistra Elena Maestrini, Lucrezia Borghi e Valentina Gallo

Da sinistra Elena Maestrini, Lucrezia Borghi e Valentina Gallo

Firenze, 4 febbraio 2017 - A quasi un anno dal tragico schianto sull’autostrada Valencia-Barcellona, nel quale morirono 13 studentesse Erasmus, sette italiane, tra cui le tre toscane Elena Maestrini, Lucrezia Borghi e Valentina Gallo, ieri l’autista del bus è stato sentito dal giudice. L’uomo ha negato di essersi addormentato.

«Ho perso il controllo» ha detto. L’uomo era rimasto gravemente ferito e non era stato sentito. In dicembre il gip aveva archiviato l’inchiesta, ritenendo che l’autista non aveva «responsabilità». La decisione aveva indignato le famiglie delle vittime, che avevano fatto ricorso. Il tribunale aveva riaperto l’inchiesta con un nuovo gip, che ha già annunciato: «Al termine della nuova indagine archivierò».