Covid, beffa per la Toscana: da lunedì è zona rossa. Giani: "Trasparenti sul riconteggio"

L'annuncio del presidente della Regione, Eugenio Giani. Dati riconteggiati dopo un errore nella trasmissione dei dati della Provincia di Prato

Eugenio Giani

Eugenio Giani

Firenze, 26 marzo 2021- Colpo di scena e beffa per la Toscana: da lunedì 29 la regione sarà in zona rossa. Lo annuncia su Facebook il presidente Eugenio Giani. "Il Ministro Roberto Speranza - scrive Giani  - mi ha appena comunicato le risultanze della cabina di regia del Comitato Tecnico Scientifico. I dati della Toscana hanno un valore di contagi su 7 giorni pari a 251 su 100mila abitanti, rispetto al limite previsto dal decreto legge approvato dal Governo Draghi di 250 su 100mila abitanti. Il decreto del Ministero della Salute prevede quindi la zona rossa per la Toscana da lunedì 29 marzo fino al 6 aprile, tenendo conto che nei giorni 3-4-5 aprile si sovrappone al provvedimento del Governo per la zona rossa prevista in tutta Italia".

Sarebbe stato un errore nella trasmissione dei dati dalla provincia di Prato, secondo quanto appreso, a rendere necessario il riconteggio dell'Iss a seguito del quale la Toscana risulta essere in zona rossa. Nel dato diffuso ieri per quanto riguarda il territorio pratese, in un primo tempo non erano stati inclusi altri 102 nuovi casi, che sono stati comunicati oggi. L'incremento ha portato il tasso di incidenza a 251 casi ogni 100.000, appena al di sopra della soglia di 250 su 100.000 utile per restare in zona arancione. Il tasso di incidenza è stato calcolato dall'Iss in base ai dati della settimana compresa tra il 19 e il 25 marzo inclusi.

«Ho preferito l'assoluta trasparenza: ho informato Roma, e approfondendo a quel punto tutti hanno condiviso questa scelta, che è una scelta di assoluta trasparenza». Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a proposito del riconteggio dei casi positivi Covid. «Era troppo delicata la questione, sapevamo che avrebbe influenzato il destino di una regione che sul piano delle restrizioni alla mobilità non poteva lasciare ombre», ha aggiunto. «Nell'approfondimento che abbiamo fatto rivedendo le schede - ha spiegato Giani - vi era la scheda di un laboratorio di Prato che è arrivata non la mattina, quando tutti i referti arrivano, ma ieri pomeriggio, e arrivando ieri pomeriggio non è computata sui dati mandati a Roma. Quando stamattina ce ne siamo accorti, perché il dato di Prato con questi circa 100 contagi in più appariva molto alto, abbiamo ricostruito il tutto, e di conseguenza quei 100 contagi non sono ascrivibili alla giornata di oggi ma alla giornata di ieri, e questo proprio nel momento che porta al computo complessivo dei contagi, su cui poi valuta il Ministero della Salute attraverso la sua cabina di regia. Siamo stati noi con i dirigenti dell'assessorato a valutare che quel dato era troppo alto».