Toscana zona gialla il 7 e 8 gennaio. E poi? Si attende la decisione del Governo

Due giorni di respiro, con bar e ristoranti aperti a pranzo e la possibilità di consumare nei locali. Ripartono le scuole, ma non tutte

In classe ma distanziati alle elementari

In classe ma distanziati alle elementari

Firenze, 7 gennaio 2020 - Due giorni di respiro: la Toscana è zona gialla giovedì 7 e venerdì 8 gennaio. Poi nel weekend torna l'arancione a livello nazionale. E da lunedì 11 cosa accadrà? Ogni regione tornerà nel suo colore di competenza a seconda dei famosi 21 parametri che determinano il colore.

L'Umbria rischia di tornare zona rossa

Con un Rt che si alza ma che rimane sotto l'1 (era poco sopra lo 0.70, adesso è allo 0.93), la Toscana dovrebbe tornare ancora in giallo. Ma ovviamente c'è da attendere le decisioni della cabina di regia governativa che valuterà i colori di ogni regione e che si riunirà nella giornata di venerdì 8 gennaio.

Ma cosa si può fare in zona gialla? Cominciamo col dire che è una zona gialla "rafforzata", come in molti la chiamano. Resta ad esempio il divieto di uscire dalla propria regione se non per motivi di necessità, salute o lavoro. Per il resto cambiano alcuni aspetti della vita quotidiana. 

Bar e ristoranti, non solo asporto

I locali come bar e ristoranti, anello debole della catena che hanno subìto tantissimo le restrizioni con conseguente crisi economica per il comparto, riaprono al pubblico. Nel senso che, pur con il distanziamento, sarà possibile consumare all'interno dei locali. E così torna il cappuccino al bar o il pranzo al ristorante. Pranzo e basta, perché i ristoranti chiuderanno entro le 18 e da quel momento potranno solo vendere cibo da asporto o organizzarsi con le consegne a domicilio. 

Scuola, riaperte quelle d'infanzia, le elementari e le medie

Primo giorno di rientro in presenza dopo il lockdown natalizio per gli iscritti alla scuola dell'infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo grado. L'assessora all'istruzione della Regione Toscana, Alessandra Nardini, ha voluto testimoniare la propria vicinanza al mondo della scuola in questo giorno di ripartenza visitando alcuni istituti toscani. "È bello rivedere le bambine e i bambini sui banchi di scuola in sicurezza, la scuola in presenza è infatti anche socialità. Ho constatato con soddissfazione il pieno rispetto delle regole, dal distanziamento all'uso corretto delle mascherine, all'igiene delle mani", ha detto Nardini. "Voglio quindi ringraziare tutti coloro che permettono questa ripartenza in sicurezza: amministrazioni comunali, dirigenti scolastici, insegnanti, personale scolastico, per l'importante lavoro che hanno fatto in questi mesi e che continuano a fare". 

Scuola, le superiori riaprono l'11

Riapriranno l'11 gennaio le scuole superiori. Non tutti però andranno in classe: la didattica a distanza sarà al 50%. Il Governo, tra le polemiche, ha deciso di posticipare la prima campanella dopo le vacanze natalizie per le scuole superiori. Per adesso dunque gli studenti, fino a fine settimana, restano a casa e segurianno le lezioni da computer.

Scuola, in Toscana rientro senza problemi

«Le scuole del primo ciclo hanno ripreso in continuità con quanto fatto prima delle vacanze di Natale, di fatto non abbiamo segnalazioni di situazioni di criticità». Lo ha detto Roberto Curtolo, dirigente dell'ufficio scolastico regionale (Usr) della Toscana, nel giorno di rientro a scuola, in presenza, per gli studenti delle scuole elementari e medie. «C'è stato una sforzo encomiabile dei dirigenti scolastici - aggiunge Curtolo - che hanno lavorato in maniera precisa e puntuale. Questa mattina ho visto ragazzini attenti, non ho visto mascherine abbassate, né assembrati rilevanti, ho visto la presenza dei docenti in fase di accoglienza e il rispetto totale delle regole. Sono soddisfatto di quello che sta avvenendo».

Protesta per le superiori ancora chiuse

Protesta a Firenze per chiedere l'apertura di tutte le scuole in presenza e sicurezza: la manifestazione è stata organizzata davanti al liceo classico Galileo perchè vicino ai palazzi della Regione, da studenti, alcuni anche seduti per terra a fare lezione, genitori e insegnanti del comitato Priorità della scuola. Iniziative analoghe sono state promosse anche in altri comuni toscani - Prato, Pisa, Pontedera, Carrara e Massa - e d'Italia. "Siamo qui e in altre venti città - ha spiegato Costanza Margiotta, docente universitaria e promotrice di Priorità alla scuola - per denunciare il fallimento totale del Governo per la mancata riapertura della scuola a quasi un anno dalla sua chiusura. Ciò che amareggia maggiormente è che la scuola sia messa all'ultimo posto".

Trasporti al 50% della capienza

I mezzi di trasporto in zona gialla saranno pieni al 50% della loro capienza, questo per mantenere il distanziamento sociale. La Toscana ha lavorato per settimane sui trasporti relativi alla scuola, aumentando il parco mezzi reperendo bus dei privati per permettere un maggiore distanziamento. 

Resta il coprifuoco

Rimane intanto il divieto di circolare tra le 22 e le 5 del mattino. Durante questo orario uscire di casa è impossibile. Potrà farlo con autocertificazione chi ha particolari esigenze di salute o di lavoro.