Ospedali sull’orlo del collasso. E la Toscana torna in zona gialla

I dati dei contagi costringono al passaggio di colore. Massimo allarme (anche) all’ospedale di Siena

Firenze, 8  gennaio 2022 - Toscana in zona gialla da lunedì (quando entrerà in vigore il decreto del 30 dicembre con misure più restrittive). Il ministro della salute Speranza ha firmato le ordinanze per il passaggio dalla zona bianca alla gialla di 4 regioni compresa la Toscana, che questa settimana registra i valori più alti dell’incidenza di casi (2680 per 100mila abitanti). 

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Ieri 13 decessi, in crescita i ricoveri (1.066, più 65 rispetto al giorno precedente, di cui 108 in terapia intensiva, più 10. ). E nel frattempo da Siena a Firenze a Pisa, ovunque negli ospedali implode il caos da Omicron. Medici e infermieri stremati. Reparti sul baratro del collasso. «L’aumento dei contagi mette a dura prova il pronto soccorso», sbotta il dg dell’Aou Senese, Antonio Barretta, descrivendo la situazione dell’ospedale Santa Maria alle Scotte dai primi giorni del 2022: una media di 120 accessi al giorno di cui il 20% di positivi.

«L’Aou Senese - spiega Barretta - è l’unico ospedale Covid di Siena e provincia e il pronto soccorso è la porta di accesso all’ospedale, che è anche centro di riferimento per l’area vasta per traumi, patologie tempo-dipendenti e ad alta complessità. Mi appello ai cittadini affinché utilizzino il pronto soccorso solo in casi di effettiva urgenza. Contatterò le associazioni di volontariato per spiegare perché le ambulanze, in questo momento, potrebbero essere costrette a lunghe attese». 

 

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L’allarme di Siena fa il tris con quelli recenti da Pisa e Prato: «Siamo di nuovo sotto assedio», la drammatica constatazione del direttore del pronto soccorso pisano Massimo Santini: «Le persone si presentano con 37.5, ma non capiscono che con la febbre rientrano nel ‘percorso sporco’, e vengono tamponati con tempi di ore. Si crea un blocco al sistema a danno di chi è in attesa e ha patologie importanti».

Così il responsabile del pronto soccorso del Santo Stefano, Alessio Baldini, prega a mani giunte i pratesi via Facebook di recarsi al ps – un paziente all’accettazione ogni 3 minuti – solo per assolute necessità. 

E mentre a Massa Carrara il presidente dell’Ordine, Luca Fialdini, denuncia la carenza di infermieri anche a causa degli stipendi bassi, Piero Dattolo, presidente dell’Ordine medici Firenze, punta il dito contro l’abbandono della medicina del territorio: «Siamo di fronte a un disastro organizzativo europeo, nazionale e regionale. Due anni di pandemia non ci hanno insegnato niente. Poche le assunzioni. Imposto troppo tardi l’obbligo vaccinale. Ma la prima domanda è: perché i pazienti no vax o con pluripatologie non sono curati a casa? Perchè la medicina del territorio non esiste, i medici di famiglia sono stati abbandonati. Ricevo telefonate di medici di famiglia disperati, che devono rispondere a 300 telefonate al giorno di persone che chiedono anche se l’unghia incarnita del figlio ha a che fare col Covid...».  

 

Cosa accade il 10 gennaio

Prima di parlare di regole, va precisato un aspetto: proprio il 10 gennaio scatteranno le nuove regole previste dal decreto Draghi del 30 dicembre. Il decreto estende il super green pass, ovvero quello ottenibile se si è vaccinati o guariti dal covid, e che non si può ottenere soltanto con i tamponi. Questa estensione del super green pass a molti aspetti della vita quotidiana, estensione che fino a ora era prerogativa solo della zona arancione, assottiglia le differenze tra i colori delle regioni. Per questo adesso di dice che il fatto che una regione vada in giallo è più un avvertimento per la popolazione che un vero e proprio cambio di regole. 

I dati delle tre regioni: Toscana e Umbria verso il giallo, Liguria in arancione
I dati delle tre regioni: Toscana e Umbria verso il giallo, Liguria in arancione

Le altre regioni gialle

Insieme alla Toscana, vanno in giallo da lunedì anche Emilia Romagna, Abruzzo e Valle d'Aosta. Con queste 4 regioni le regioni classificate gialle per le misure anti-Covid diventano così in tutto 15. Dal monitoraggio Iss-ministero della Salute all'esame della cabina di regia emerge che i valori più alti dell'incidenza di casi Covid sono registrati questa settimana in Toscana (2680 casi per 100mila abitanti), Lombardia (2578,1) e Valle d'Aosta (2255,9). Il valore a livello nazionale è pari a 1669 casi per 100mila abitanti.

Dove servirà il green pass dal 10 gennaio

Da lunedì 10 gennaio dunque, per effetto del decreto Draghi del 5 gennaio, il green pass rafforzato servirà sui mezzi pubblici, al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra, per musei e mostre, al chiuso per i centri benessere, per i centri termali, i parchi tematici e di divertimento, le sale gioco, le sale bingo, le sale scommesse; alberghi e strutture ricettive, sale e fiere, centri congressi. 

Le regole

Elenchiamo comunque le principali regole. Dalla zona bianca alla zona gialla come si diceva non cambia molto. La mascherina ad esempio in zona gialla diventa obbligatoria anche all'aperto. Ma per l'affollamento nei luoghi di ritrovo nelle vacanze di Natale e la variante omicron che dilaga, la mascherina all'aperto era già obbligatoria in tutta Italia, quindi questa differenza è di fatto annullata. 

Mezzi pubblici

In zona gialla per prendere i mezzi pubblici è necessario il super green pass, sia nei trasporti urbani che nei mezzi a lunga percorrenza. Super green pass necessario anche per i traghetti. Non solo: tra i mezzi di trasporto, il super green pass sarà necessario anche sui bus privati a noleggio con conducente e sui treni che fanno servizio di trasporto passeggeri interregionale. 

Spostamenti tra regioni

Non ci sono limiti negli spostamenti tra regioni. E' possibile dunque andare da una regione all'altra, anche se la regione di destinazione è gialla. 

Negozi

Non ci sono particolari limitazioni per i negozi: le attività commerciali rimangono tutte aperte senza limiti di orario, lo stesso vale per i centri commerciali.