Toscana rossa fino a quando: le ipotesi in campo

La regione corre il rischio concreto di rimanere in zona rossa fino al 27 aprile

La Toscana rischia la zona rossa fino al 27 aprile

La Toscana rischia la zona rossa fino al 27 aprile

Firenze, 6 aprile 2021 - Archiviate le festività pasquali e le deroghe agli spostamenti, la Toscana affronta la prima delle due settimane in zona rossa a causa del superamento del limite dei 250 casi ogni 100.000 abitanti. L'ufficialità è arrivata nel weekend con l'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha prolungato le massime restrizioni fino al 20 aprile. Ma il rischio di un'ulteriore estensione fino al 27 è concreto.

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La curva dei contagi, infatti non accenna a scendere e la pressione ospedaliera ha toccato livelli preoccupanti. Negli ultimi 7 giorni, infatti, la Toscana ha registrato un tasso di contagio di 273 casi ogni 100.000 abitanti, 23 punti sopra la soglia, in peggioramento rispetto a venerdiì quando era 260. In testa nella classifica delle province piu' in difficoltà c'e' Prato, con un indice di 422 casi, il più alto di tutta Italia. Seguono la provincia di Firenze con 318, Pistoia e Lucca con 289 e Pisa con 253. Preoccupano in particolare le prime due: Firenze, in precedenza 'l'ultimo bastione' di fronte all'avanzata del virus, ha assistito a una crescita dei casi impetuosa nelle ultime settimane, mentre per Pistoia allarmano i dati stabili nonostante sia in zona rossa da un mese abbondante. Sotto la soglia che determina il passaggio di colore ci sono invece Arezzo con 229, Siena con 226, Livorno con 216, Massa Carrara con 208 e Grosseto con 146. 

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L'altro campanello d'allarme riguarda la pressione ospedaliera, con gli ospedali allo stremo. Secondo l'Agenas al momento il tasso di occupazione dei posti letto Covid sul territorio regionale e' del 45%, 15 punti sopra la soglia di allerta fissata dal ministero della Salute. Attualmente sono 1.948 i pazienti Covid ricoverati di cui di cui 282 in terapia intensiva. La paura è che presto i numeri, con una lenta ma costante crescita, possano raggiungere le vette toccate nel pieno della seconda ondata di novembre, quando i ricoverati erano 2.128, di cui 298 in terapia intensiva. Nel frattempo preoccupa il ritorno sui banchi degli studenti fino alla prima media che torneranno a muoversi attraverso il trasporto pubblico cittadino. Da domani 235.000 ragazzi torneranno in classe per la didattica in presenza come stabilito dalle misure nazionali. Dovranno aspettare invece i ragazzi di seconda e terza media, cosi' come quelli delle superiori, che resteranno in dad al 100%. Solo con il passaggio in zona arancione le scuole medie potranno riaprire completamente, mentre le superiori potranno far tornare in presenza solo il 50% (o il 75%, nello scenario migliore) degli studenti.