Toscana un’altra settimana in zona gialla Gli ospedali respirano, resta il rischio focolai

Da oltre un mese la regione nella fascia di pericolosità bassa. La decisione ufficiale sarà presa domani dal ministero della Salute. Sabato la firma dell’accordo con i medici di famiglia: 3.300 professionisti entreranno in azione per immunizzare gli over 65

Toscana in zona gialla (foto di archivio)

Toscana in zona gialla (foto di archivio)

Firenze, 4 febbraio 2021 - Si profila un’altra settimana in zona gialla per la Toscana. In base ai dati comunicati dalla Regione al ministero della Salute, l’indice di contagio Rt rimane sotto la soglia di 1, oltre la quale scattano le ulteriori restrizioni rispetto a quelle in vigore con il colore giallo su tutto il territorio nazionale. Il dato medio di Rt dovrebbe essere 0,96 (con 0,92 limite inferiore e limite superiore 1), anche se il calcolo ufficiale del monitoraggio di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute sarà reso noto domani e fa riferimento alla settimana 14-20 gennaio in cui si era registrata una leggera flessione di casi positivi rispetto a quella precedente.

Insieme all’indice di Rt che resta sotto soglia, tra i dati positivi c’è l’ulteriore diminuzione della pressione sulle strutture ospedaliere: a ieri erano 772 i ricoverati nei letti Covid in Toscana (dei quali 109 in terapia intensiva); mentre tra le criticità si rileva un’allerta per i focolai. La permanenza in zona gialla per la quinta settimana consecutiva, dal 7 al 13 febbraio, consente alle imprese di respirare. Il rischio di finire in fascia arancione ci sarà invece per la settimana successiva: anche se l’incremento un po’ più importante del numero dei casi positivi (soprattutto nelle fasce di età giovanili) si è concentrato dal 26 gennaio. Mentre ora, in questi giorni, sembra avere avuto una nuova flessione. Bisognerà anche capire se – con il cambio di governo – sarà confermato l’impianto dell’Italia a colori. Purtroppo non siamo ancora fuori dalla pandemia e fondamentali sono i comportamenti individuali, il rigore nel rispetto delle regole. Un’eventuale impennata della curva epidemiologica mal si concilierebbe con la campagna vaccinale di massa ormai alle porte, anche se l’arrivo dei vaccini per ora va avanti con il contagocce.

La Regione sta continuando a lavorare al piano che sarà tradotto nei prossimi giorni in ordinanza. Con l’arrivo di 27.000 dosi di vaccino AstraZeneca, previsto per l’8 febbraio, il tentativo in atto è di anticipare al 10 la partenza della campagna vaccinale, aprendo gli hub a forze dell’ordine, militari, insegnanti. Lo sapremo nelle prossime ore quando sarà comunicata la modalità di prenotazione che affiancherà quella sulla piattaforma regionale online. Si sta mettendo in piedi un call center per chi non ha dimestichezza con la tecnologia. Intanto sabato sarà siglato l’accordo con i medici di famiglia. Il segretario toscano del sindacato Fimmg (la sigla maggiormente rappresentativa), Alessio Nastruzzi, ha incontrato il governatore toscano Eugenio Giani e l’assessore regionale alla Salute Simone Bezzini gettando le basi di un patto fondamentale per la buona riuscita della campagna: saranno i circa 3.300 medici di famiglia a vaccinare la popolazione toscana ultrasessantacinquenne.