Sanità, via il balzello da 10 euro

Esami diagnostici in Toscana: cancellato da aprile il ‘contributo’

Ecografia

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Firenze, 19 febbraio 2019 - Dal primo aprile i cittadini toscani non dovranno più pagare i 10 euro di ticket o, meglio, di contributo di digitalizzazione previsto per ogni esame radiologico (dalla radiografia alla risonanza magnetica) effettuato in regime ambulatoriale e in pronto soccorso.

Non è un pesce d’aprile, ma la decisione che la Regione aveva già anticipato per volontà del governatore Enrico Rossi e che ieri ha reso effettiva con l’approvazione della giunta di una delibera presentata dall’assessore al Diritto alla salute Stefania Saccardi. La misura era stata introdotta il primo gennaio di 7 anni fa e prevedeva, appunto, per gli assistiti non esenti, il pagamento di una quota aggiuntiva di 10 euro di ticket a ricetta. La sua soppressione, una manovra indispensabile per il presidente della Regione Rossi, considerando la volontà di sostenere i cittadini e le famiglie riducendo i costi per l’accesso a prestazioni sanitarie e facendosi carico degli oneri complessivi derivanti dall’abolizione della misura che faceva entrare nelle casse dell’ente circa 18 milioni all’anno.

Come si farà fronte a una riduzione così importante delle entrate? Il piano di riorganizzazione della spesa farmaceutica affidato al direttore generale dell’assessorato, Monica Calamai, nell’ultimo anno sta dando risultati incoraggianti sia in termini di efficientamento del sistema sia sul recupero di risorse subordinato alla definizione di contenziosi aperti.

Per esempio proprio ieri la Regione ha presentato una diffida a due grandi case farmaceutiche che, in base a diverse sentenze fra le quali quella del Consiglio di Stato, avrebbero fatto cartello contro la prescrizione del farmaco meno costoso. Per la richiesta danni le Regioni avevano tempo sino al 27 febbraio, la Toscana si è fatta avanti ieri: il conto presentato è di 43 milioni. Inoltre, il processo di digitalizzazione della diagnostica per immagini, che aveva comportato un investimento importante iniziale con un impatto economico significativo in termini di assorbimento di risorse, nel tempo si è progressivamente riequilibrato, anche in considerazione dell’evoluzione tecnologica del settore.

Oltre al risparmio nel settore farmaceutico, la Regione considera di poter compensare alle minori entrate con ulteriori risparmi sui costi d’esercizio delle aziende sanitarie che si realizzerà nell’ambito del complessivo percorso di efficientamento e razionalizzazione già in atto. In ogni caso, a garanzia della copertura degli effetti economici determinati dal taglio al contributo di digitalizzazione, mantenendo l’equilibrio complessivo del sistema, la Regione fa conto sulle risorse che le verranno assegnate in base alla ripartizione del fondo di 60 milioni, in base alla legge del 2017 sul "Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018- 2020".