Vaccino covid Toscana, caccia agli hub. A gennaio in 700mila da immunizzare

Terza dose, a Firenze si ipotizza lo slittamento fino a febbraio della chiusura del Mandela. Decisivo il ruolo di medici di famiglia e farmacie

Il centro vaccinale del Mandela Forum (New Press Photo)

Il centro vaccinale del Mandela Forum (New Press Photo)

Firenze, 15 novembre 2021 - Dopo le recenti chiusure per la diminuita richiesta di vaccini, alla luce delle nuove disposizioni ministeriali che indicano la necessità della terza dose per rafforzare l’immunità negli over 40 che hanno concluso il ciclo vaccinale da più di sei mesi, in Toscana si cercano nuovi hub.

Le sedi non dovranno gravare sui bilanci delle Asl, quindi si coinvolgono i sindaci per trovare strutture pubbliche messe a disposizione gratuitamente. Il mese più impegnativo sarà gennaio: potenzialmente, se tutti i cittadini di età superiore ai quarant’anni che hanno ricevuto la seconda dose entro fine luglio aderiranno al richiamo, saranno 700mila le terze dosi da effettuare.

Asl Toscana Centro

Continuerà anche dopo il 31 dicembre l’attività negli hub Pegaso 2 di Prato e Sesa di Empoli. Per la conferma della disponibilità del circolo di San Biagio a Pistoia bisognerà attendere l’esito di un incontro già fissato per mercoledì. Mentre a Firenze oggi si scioglieranno le riserve per il Mandela forum, il centro vaccinale più grande della Toscana dove sono state effettuate dall’11 febbraio 567mila dosi. Da dicembre per l’area fiorentina l’hub avrebbe dovuto sorgere all’aeroporto di Peretola nei tendoni della Croce Rossa, che sta cercando di trovare una soluzione per abbattere i costi dell’elettricità troppo onerosi. Tuttavia la soluzione Mandela resta quella migliore sotto ogni punto di vista: non ci sono costi d’affitto, c’è la possibilità di utilizzare 80 vaccinatori pagati dalla struttura commissariale nazionale e i rimborsi per pulizie e sanificazione ed energia elettrica sono stati ulteriomente abbattuti (mille euro al giorno). Il Mandela a conti fatti all’Asl costa meno dell’hub della Croce Rossa (che sarebbe pagata 6,16 euro per ogni vaccino fatto). E l’hub è ormai un punto di riferimento per tutta la città. La disponibiltà della struttura è fino al 28 febbraio. Oggi il direttore generale Paolo Morello prenderà la decisione definitiva. Oltre agli hub l’Asl Toscana centro ha già aperto vari ‘spoke’, punti vaccinali nelle sedi territoriali dei distretti. Il prossimo a Reggello.

Asl Toscana Sud Est

L’Asl Toscana Sud Est sta cercando tre nuovi hub per Siena, Arezzo e Grosseto. "Abbiamo già fatto una ricognizione con i sindaci – spiega il direttore genrale Antonio D’Urso –. Nei prossimi giorni decideremo: gli hub si integreranno con il lavoro dei medici di famiglia e delle farmacie". Ora si vaccina all’ex pronto soccorso Santa Maria alle Scotte a Siena, nella sala polivalente ex Macelli a Montepulciano, al centro La Fabbrichina a Colle Val d’Elsa, al Centro affari di Arezzo, all’auditorium di Loro Ciuffenna, il distretto sanitario a Cortona. Nel grossetano, Spergolaia ad Alberese ed ex Fonderia a Follonica.

Asl Toscana Nord Ovest

"Al momento, in base alle necessità dovremmo farcela con gli hub e con i centri vaccinali nei distretti – spiega il direttore generale Letizia Casani –. In ogni caso siamo pronti anche ad ampliare l’offerta, ormai siamo abituati a un sistema molto dinamico". Oltre ai centri vaccinali nei distretti sono attivi gli hub di Pontedera (fino al 31 dicembre), in Versilia, a Lucca e Pisa Ospedaletto.