Terza dose: via libera del Cts per over 80, ospiti Rsa e sanitari a rischio

Il comitato scientifico estende la somministrazione della dose aggiuntiva. Decisioni rinviate su capienze eventi, quarantene a scuola e per lavoratori

Somministrazioni della terza dose di vaccino anti-Covid

Somministrazioni della terza dose di vaccino anti-Covid

Roma, 25 settembre 2021 - Via libera alla terza dose per gli over 80, gli ospiti delle Rsa e anche per i sanitari più esposti al contagio. Il Cts, Il Comitato tecnico scientifico riunito oggi, ha dato parere positivo ad estendere la somministrazione della dose aggiuntiva (o dose booster) di vaccino anti-covid a Rna messaggero dopo che lo scorso 20 settembre è scattata solo per i soggetti più fragili, immuno-compromessi, persone con patologie auto immuni, trapiantati e pazienti oncologi. 

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Sommario

Modalità e date comunicate nei prossimi giorni

Nei prossimi giorni verranno comunicate le linee guida del ministro della Salute Roberto Speranza e le modalità operative della somministrazione della terza dose per gli anziani con più di 80 anni, gli ospiti delle residenze sanitarie assistite e, a seguire, gli operatori sanitari ma solo per chi è a maggiore rischio: è stata rinviata la decisione invece sull'allargamento al resto del personale. In agenda per lunedì ci sono poi le decisioni sulla riduzione della quarantena nelle scuole (solo al compagno di banco in caso di positività) e sull'aumento della capienza per gli eventi e gli spettacoli (stadi, concerti, cinema e teatri).

Figliuolo: "Pronti per le dosi aggiuntive"

Dopo i circa 3 milioni di immunocompromessi, si partirà dunque anche con over 80, soggetti ricoverati nelle Rsa e operatori sanitari più a rischio. Il Commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo ha già fatto sapere che una volta definita la popolazione target verranno "aggiornati i sistemi informatici e comunicata la data dalla quale sarà possibile avviare per tutto il territorio nazionale la somministrazione delle dosi aggiuntive".

Non c'è urgenza per tutti i sanitari

Il Cts ha invece rinviato la decisione se estendere o meno la terza dose anche a tutto il resto del personale sanitario: una scelta motivata, secondo quanto si apprende, dal fatto che non ci sarebbe urgenza e che non si tratta di soggetti fragili.

Prossime scelte su capienze eventi

Ora gli scienziati si vedranno nuovamente lunedì, anche se hanno tempo fino al 30 settembre per esprimere un parere "sulle misure di distanziamento, capienza e protezione nei luoghi nei quali si svolgono attività culturali, sportive, sociali e ricreative" in vista "dell'adozione di successivi provvedimenti normativi", come è scritto nell'articolo 8 del decreto che ha introdotto il green pass in tutti i luoghi di lavoro. Il governo non ha ancora predisposto un testo completo, proprio in attesa del parere tecnico. Draghi dovrebbe convocare i ministri su questi aspetti il primo ottobre ma sul tavolo degli esperti c'è già la richiesta del ministro della Cultura Dario Franceschini di superare gli attuali limiti e portare la capienza al 100%, mantenendo l'obbligo del pass e di indossare la mascherina. Anche le Regioni sono su questa linea, con il presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga che ha chiesto di portare le capienze all'80% entro ottobre per poi arrivare, "in un breve arco temporale", al 100%. L'orientamento del Cts sarebbe quello di alleggerire le misure, seppur con gradualità e autorizzando capienze diverse a seconda dei contesti.  C'è poi il nodo discoteche, con Lega e Forza Italia che premono per una riapertura. Su questo le posizioni tra gli esperti sono diverse ma in molti ribadiscono che si tratta dei luoghi in cui è più alto il rischio del contagio.

I nodi scuola e quarantena per i lavoratori

Un altro tema che dovrà essere affrontato è quello delle quarantene nella scuola, anche se al momento al Cts non è arrivata alcuna richiesta. Oggi non c'è una norma univoca: per esempio, in caso di positività, c'è chi mette in quarantena tutta la classe (Toscana), chi isola solo i contatti stretti, cioè i vicini di banco (Emilia Romagna) e chi il solo positivo (Veneto). Nella maggior parte dei casi ad essere messa in quarantena è tutta la classe ma con un ulteriore differenziazione: 7 giorni per i vaccinati e 10 per i non vaccinati, cosa che non piace affatto al garante della privacy.  Infine, c'è il tema del rifinanziamento per la quarantena dei lavoratori che hanno avuto un contatto con un contagiato. Sarà equiparata alla malattia anche per il 2021, ha confermato il presidente dell'Inps Pasquale Tridico, e finanziata con circa 900 milioni.