Terremoto Firenze. Controlli a tappeto dopo la grande paura

ll terremoto danneggia chiesa a San Casciano. Figline: la media Da Vinci sospende le lezioni in via precauzionale

Il sindaco di Impruneta (a sin.) in piazza dopo la scossa (Fotocronache Germogli)

Il sindaco di Impruneta (a sin.) in piazza dopo la scossa (Fotocronache Germogli)

Firenze, 5 maggio 2022 -   Tre famiglie evacuate a scopo precauzionale. E’ questo il bilancio delle scosse di terremoto di martedì pomeriggio nel Chianti. A seguito dei controlli nell’area dell’epicentro, che si trova nel comune di San Casciano, è stato necessario allontanare tre famiglie che vivono in un agglomerato di case intorno all’antica chiesa di San Martino a Cofferi: anche l’edificio sacro risalente al XII secolo ha subìto danni, per fortuna lievi.

A darne notizia è stato il sindaco della città metropolitana fiorentina, Dario Nardella: "Stamattina (ieri, ndr) – ha detto – ho fatto il punto della situazione sulle scosse di terremoto di ieri con il comandante dei vigili del fuoco, il capo della Protezione civile metropolitana e il sindaco di San Casciano. Molta paura ma per fortuna pochissimi danni, concentrati nella zona dell’epicentro dove tre famiglie sono state trasferite temporaneamente per precauzione".

Pochi danni, prodotti dal sisma, ma sicuramente qualche conseguenza: a Figline Valdarno la scuola media Leonardo da Vinci da oggi sarà chiusa perché a seguito di verifiche tecniche di vulnerabilità sismica, sono emerse alcune potenziali criticità sul comportamento statico dell’edificio. Una valutazione emersa con un incredibile tempismo, visto che è contenuta in una nota del settore sismica della Regione Toscana consegnata ieri al comune di Figline Incisa. L’atto è stato elaborato sulla sola base di modelli teorici, si legge in una nota del  Comune, la scuola è stata chiusa quindi in attesa di prove tecniche che stabiliscano gli eventuali interventi di messa in sicurezza necessari. Nessun danno è stato riscontrato invece dai controlli più approfonditi condotti ieri sulla basilica di Santa Croce a Firenze. Dal sopralluogo successivo ale scosse, ha fatto sapere l’Opera di Santa Croce, non sono emerse criticità, anche se nei prossimi giorni ci saranno ulteriori indagini e il monitoraggio con piattaforma su tutte le parti lapidee in quota.

Nell’area dell’epicentro invece, come già accennato è rimasta danneggiata la chiesa di San Martino a Cofferi, uno degli edifici sacri più antichi della diocesi di Firenze. Una chiesa che risale all’anno Mille, e che subì gravi danni già nel terremoto del 1895. Lo sciame sismico è proseguito anche nella giornata di ieri con una serie di scosse, tutte di bassissima magnitudo. L’unica più rilevante 2.4 di intensità della scala Richter è stata registrata nella prima mattina alle 7,05. Apprensione tra i cittadini dei comuni del Chianti: tra San Casciano e Impruneta dopo la prima scossa in molti sono scesi in strada, anche se progressivamente la situazione si è tranquillizzata.

Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha voluto ringraziare i sindaci, i vigili del fuoco, i volontari e la macchina della Protezione civile che si è attivata subito dopo il sisma per i primi controlli, che proseguiranno anche in questi giorni in base alle segnalazioni raccolte sul territorio.