Terme di Montecatini, c'è l'interesse di quattro società

L’amministrazione comunale si è detta anche pronta ad acquistare un immobile termale con un investimento fino a 2 milioni di euro

Le terme di Montecatini

Le terme di Montecatini

Montecatini Terme (Pistoia), 7 aprile 2022 - Quattro manifestazioni d'interesse sono state presentate per l'acquisizione di parte o tutto il capitale sociale delle Terme di Montecatini. Lo rende noto il sindaco di  Montecatini Terme, Luca Baroncini, che si dice pronto, come Amministrazione comunale, anche ad acquistare un immobile termale con un investimento fino a 2 milioni di euro.

Su questi temi il sindaco era intervenuto nei giorni scorsi anche in Consiglio comunale, come riportato oggi dalle cronache locali. Secondo Baroncini, infatti, «la società sta lavorando su due piani paralleli», ovvero «da un lato si registrano almeno quattro manifestazioni d'interesse da parte di soggetti privati per l'ingresso nel capitale sociale della società, che se diventeranno vere e proprie offerte saranno valutate con la massima cautela». Contemporaneamente, dice ancora il sindaco:  "Nel caso in cui non arrivino offerte soddisfacenti in termini di piano industriale di rilancio e di garanzie prestate per la ricapitalizzazione da parte di privati – ha proseguito il sindaco - la società e i consulenti stanno ultimando, in contemporanea, un piano di risanamento complessivo da attuare tramite uno degli strumenti di risoluzione della crisi previsti dalla normativa. Tale piano prevede la continuità dei rami d’azienda oggi aperti e un accordo per risanare la situazione debitoria e alleggerire così il passivo della società, che da diversi anni è uno dei principali motivi di ingessamento per i necessari investimenti propedeutici al rilancio delle Terme e, conseguentemente, della città. Chiaramente un piano di questo tipo funziona solo se complessivo. Potrebbe dunque rivelarsi necessario garantirlo tramite un intervento da parte dei soci o di altri attori. Da questo punto di vista, prosegue il dialogo con Cassa Depositi e Prestiti e con la Fondazione Caripit. Per quanto riguarda i soci, io parlo per il Comune”.

“Noi siamo pronti a fare la nostra parte – ha detto il sindaco -  ho verificato con l’ufficio legale e con l’ufficio ragioneria la possibilità da parte dell’ente di acquistare un immobile della società al fine di preservarlo e valorizzarlo culturalmente. Ho verificato che il nostro bilancio può reggere un intervento fino a due milioni di euro: questo intervento sarà effettuato solo se sarà necessario e solo se sarà risolutivo, all’interno di un piano complessivo e di un percorso protetto dalla normativa, al fine di scongiurare rischi di revocatorie. Dunque il Comune c’è e manifesta la propria disponibilità a fare la sua parte nel caso non vi sia una qualche forma di privatizzazione, che resta a mio avviso la via preferibile come ho sempre sostenuto in questi due anni. Però, come più volte detto, serve che anche l’altro socio faccia la sua parte o non saremmo risolutivi della situazione" . Poi la disponibilità a fare la propria parte: «Il Comune potrebbe acquistare un immobile della società - ha spiegato -: il nostro bilancio può reggere un intervento fino a 2 milioni di euro, ma solo all'interno di un piano di rilancio complessivo. Però anche il socio Regione Toscana faccia la sua parte o non saremo risolutivi di questa situazione».

Maurizio Costanzo