Tempesta geomagnetica in arrivo sulla Terra, potente ondata dal Sole

L'impatto sul nostro pianeta è previsto per sabato 30 ottobre

Una turbolenza solare. Credit: Nasa

Una turbolenza solare. Credit: Nasa

Firenze, 29 ottobre 2021 - Un potente brillamento solare, classificato tra quelli di massima intensità, è stato emesso giovedì dalla macchia solare AR2887 nell'Emisfero meridionale del Sole. L'evento ha prodotto una vibrazione, un'onda di plasma che ha interessato tutta la superficie solare. Il fenomeno, osservato dal telescopio spaziale SOHO (Solar and Heliospheric Observatory) della Nasa, ha prodotto un'ondata incredibile di particelle, quella che viene chiamata emissione di massa coronale (Cme), che è ora diretta verso la Terra a più di 1.260 km/s.

Per sabato 30 ottobre è attesa sulla Terra una intensa tempesta geomagnetica particolarmente intensa. Questa tempesta potrebbe produrre aurore polari visibili ad occhio nudo anche a 50 di latitudine. In Europa, cioè, potrebbero essere visibili dal Belgio o dall'Oregon negli Stati Uniti. Tempeste più deboli potrebbero susseguirsi nei giorni seguenti, mentre la Terra attraversa le ondate successive. L'intenso brillamento sembra aver già causato un temporaneo blackout radio a onde corte sul lato diurno della Terra, in particolare nel Sud America. Lo "tsunami" di plasma prodotto dal brillamento ha raggiunto l'altezza di circa 100.000 km ed ha attraversato l'atmosfera solare con una velocita' maggiore di 700 km/s.

Queste onde di plasma vengono anche chiamate "onde di Moreton", dal nome dell'astronomo americano Gail Moreton che le scoprì nel 1959. Le onde di Moreton spesso preannunciano proprio il lancio di una Cme. Un'espulsione di massa coronale (Cme) è un'espulsione di materiale dalla corona solare, sotto forma di plasma, ed è costituita principalmente da elettroni e protoni e viene trascinata dal campo magnetico della corona solare. I brillamenti solari sono ripartiti in cinque classi di potenza a seconda della loro luminosità nei raggi X. In ordine crescente di potenza sono A, B, C, M e X. Ogni classe è dieci volte più potente di quella precedente, con la più potente X ed è ulteriormente suddivisa linearmente in 9 classi, numerate da 1 a 9. Il brillamento solare in analisi è rientrato nella classe X1. I meteorologi del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), negli Stati Uniti, hanno stimato una probabilita' del 60% di ulteriori eventi di classe M ed una probabilita' del 25% di un altro bagliore X nelle prossime 24 ore.

I brillamenti di questo tipo nei casi più gravi possono causare delle 'tempeste' geomagnetiche in grado di compromettere satelliti e navicelle spaziali o di interferire con le comunicazioni radio e le apparecchiature elettroniche.