Il funerale di Burgnich: anche Moratti, Lippi, De Sisti e Fascetti per l'ultimo saluto

A Viareggio il funerale del mito del calcio italiano. Presente anche Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto. Sulla bara il vessillo dell'Inter

Il funerale di Burgnich a Viareggio (foto Umicini)

Il funerale di Burgnich a Viareggio (foto Umicini)

Viareggio, 27 maggio 2021 - C'era anche l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti ai funerali di Tarcisio Burgnich che si sono celebrati questo pomeriggio nella chiesa di San Giovanni Bosco a Viareggio, città dove la "Roccia" - come era stato ribattezzato il difensore dell'Inter e della Nazionale - ha trascorso gli ultimi anni della sua vita. Fra i presenti alle esequie anche l'ex ct azzurro Marcello Lippi, Eugenio Fascetti (negli anni Settanta compagno di squadra di Burgnich), Picchio De Sisti (fra gli azzurri della mitica partita Italia-Germania 4-3) e Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, grande capitano dell'Inter scomparso alcuni anni fa. La salma di Burgnich, accompagnata dal labaro ufficiale dell'Inter listato a lutto, è stata salutata sul sagrato della chiesa dagli applausi delle tante persone presenti.

Tante le persone, sia in chiesa, sia all' esterno che non hanno voluta mancare per testimoniare la vicinanza alla moglie e ai figli Simonetta, Patrizia e Gualtiero. Presenti anche Furio Valcareggi, Oreste Cinquini, Adolfo Gori, i figli di Armando Picchi.

Il funerale di Burgnich a Viareggio (foto Umicini)
Il funerale di Burgnich a Viareggio (foto Umicini)

Burgnich è scomparso ieri notte a 82 anni alla casa di cura San Camillo di Forte dei Marmi.

Originario di Ruda, in Friuli, classe 1939, Burgnich è considerato uno dei migliori difensori italiani di sempre. Terzino destro, stopper o libero, dopo essere cresciuto nell'Udinese viene acquistato dalla Juventus ma senza trovare sufficiente spazio, poi Palermo e quindi, nel 1962, l'approdo in nerazzurro, dove diventerà un tassello fondamentale della difesa di Helenio Herrera. All'Inter rimarrà per 12 anni, collezionando 467 presenze, segnando 6 gol e conquistando otto trofei: quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Chiuderà poi la carriera al Napoli mentre con la maglia azzurra della Nazionale fa parte del gruppo che vince l'Europeo nel 1968 - ancora oggi unico successo dell'Italia nella manifestazione - e poi arriva in finale a Messico '70, arrendendosi solo al Brasile di Pelè dopo l'incredibile 4-3 contro la Germania, dove Burgnich sigla il provvisorio 2-2.

Alla fine degli anni Settanta intraprende anche la carriera di allenator​e ma senza grossi successi. Fu tecnico di Catanzaro, Bologna, Como, Livorno, Foggia, Lucchese, Cremonese, Genoa sostituendo Claudio Maselli,Ternana, Salernitana, Pescara e L.R. Vicenza. Dopo aver lasciato il lavoro di allenatore, divenne osservatore dell'Inter. La salma sarà esposta nella casa funeraria Ferrante a Viareggio, cittadina dove l'ex calciatore e allenatore viveva. I funerali si terranno domani, 27 maggio, alle 14,30 a Viareggio nella chiesa di San Giovanni Bosco.

E' stato allenatore del Livorno

Burgnich allenò il Livorno in Serie C dal 1978 al 1980: fu la sua prima esperienza da tecnico. Nel primo anno fu squalificato per 6 mesi a causa di alcune dichiarazioni sul Pisa, mentre nella seconda stagione con il Livorno sfiorò la promozione in Serie B arrivando terzo a 40 punti dietro a Catania e Foggia. Proprio in quella stagione gli amaranto imposero la miglior difesa del campionato, con appenna 11 gol subìti.