Test covid antigenici, sierologici, molecolari: cosa sono e quando farli

Quali caratteristiche ha un tampone antigenico rapido, quando va fatto e quando è indicato invece il molecolare? Ecco le indicazioni dell'Istituto superiore della sanità

Roma, 23 dicembre 2021 - Ci sono i rapidi, i molecolari, i sierologici. Questi i tre tipi di test per scoprire se si è entrati in contatto con il Coronavirus e se è in corso l'infezione. Ecco quando e come farli secondo le indicazioni delll'Istituto Superiore di Sanità.

Test antigenici rapidi

Possono essere fatti mediante tampone nasale, naso-orofaringeo o salivare. Il test antigenico rapido costa meno e non ha bisogno di personale specializzato producendo più rapidamente il risultato (30-60 minuti) rispetto al test molecolare. E’ uno strumento utile soprattutto per le indagini di screening e laddove servano in poco tempo indicazioni per le azioni di controllo. A differenza dei test molecolari, però, i test antigenici rilevano la presenza del virus non tramite il suo acido nucleico (Rna) ma tramite le sue proteine, cioè gli antigeni. Per questo comunemente viene anche chiamato test antigenico. L’affidabilità non è ancora paragonabile a quella dei test molecolari e la positività in alcuni contesti può richiedere la conferma del test molecolare.

Il test sierologico

I test sierologici rilevano se le persone sono venute a contatto con il virus Sars-Cov-2, ma non sono in grado di confermare o meno un'infezione in atto e richiedono, perciò, in caso di positività, un ulteriore test molecolare su tampone per la conferma. Al fine di ridurre il numero di risultati di falsi positivi è fortemente raccomandato l’utilizzo di test del tipo Clia o Elisa, che abbiano una specificità non inferiore al 95% e una sensibilità non inferiore al 90%. Al di sotto di queste soglie, l’affidabilità del risultato ottenuto non è adeguata alle finalità per cui i test vengono eseguiti.

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Test molecolare

Il principale e più affidabile strumento diagnostico è il cosiddetto tampone molecolare naso orofaringeo che consiste in un’indagine capace di rilevare il genoma (Rna) del virus nel campione biologico attraverso il metodo 'Rt-Pcr'.  Questo test ha un altissimo grado di sensibilità e specificità, ossia ha un’elevata capacità di identificare gli individui positivi al virus in modo che ci sia il minor numero possibile di falsi positivi  e una altrettanto elevata capacità di identificare correttamente coloro che non hanno la malattia. L’esito di questo tampone si ottiene mediamente dalle tre alle sei ore. Il tampone molecolare è la prima scelta, ad esempio, in caso di caso sospetto sintomatico, di contatto stretto di caso confermato che manifesta sintomi, negli screening degli operatori sanitari, nei soggetti a contatto con persone fragili o per l’ingresso in comunità chiuse o ospedali.

Quando fare il test molecolare

Il test molecolare è richiesto dalla Asl se si è contatti stretti di una persona a cui è stata confermata l’infezione, al decimo giorno dall’ultimo contatto, se compaiono sintomi riferibili a Covid-19, in caso di sintomatologia dopo aver consultato il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta, se si è una persona già risultata positiva ai test per controllare l’avvenuta guarigione. In attesa dell’esito del test diagnostico va rispettato l'isolamento domiciliare. Il test molecolare non è raccomandato, invece, per le persone che sono state a contatto con contatti stretti di un caso confermato, che non devono, inoltre, essere considerate sospette né essere sottoposte ad alcuna misura di quarantena.