Stress da cambio dell’ora solare. Ecco i consigli per non risentirne

I sintomi più comuni sono stanchezza, irritabilità e insonnia. Ecco quanto durano e come combatterli

Insonnia (immagine di repertorio)

Insonnia (immagine di repertorio)

Firenze, 29 ottobre 2021 - L’ora solare, col fatidico cambio di lancette di un’ora indietro che avverrà nella notte fra sabato 30 e domenica 31 ottobre, segna l’arrivo del periodo invernale. Perderemo un’ora di luce al pomeriggio, ma anche se la recupereremo al mattino, questo passaggio comporterà a uno sfasamento dell’orologio biologico, soprattutto nel ritmo sonno-veglia. Con la conseguenza che in molti ne risentiranno accusando ansia e stress. Ma quanto ci vorrà per abituarsi? E come fare per ridurre al minimo i disagi di questo periodo? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Chiara Lazzarini, psicologa e psicoterapeuta.

Dottoressa Lazzarini, cosa dobbiamo aspettarci da questo cambio d’orario?

“Lo avvertiamo come il passaggio dall’estate ai mesi invernali. Pensiamo alle giornate che saranno più corte, al fatto che troveremo già buio quando saremo usciti dal lavoro. Faremo il confronto e diremo: fino a due giorni fa a quest’ora stavamo facendo questo e quello. Tutta una serie di pensieri che riguarderanno anche il cambiamento della vita sociale e delle nostre abitudini, collegati a un calo del tono dell’umore”.

 

Che cosa accusano le persone che avvertono questo tipo di stress?

“Tendenzialmente c’è la percezione di un calo di energia fisica. Oltre a uno stato di stanchezza, ci può essere anche un’alterazione dei livelli di concentrazione intellettuale, nello studio come nel lavoro. E poi sbalzi d’umore, irritabilità e difficoltà ad addormentarsi”.

 

Chi avverte maggiormente questa sintomatologia?

“Non ci sono studi o indicazioni rispetto al genere, ma sicuramente sono effetti che possono manifestarsi in persone che già hanno un’abitudine ad alzarsi presto la mattina. Bambini e anziani possono manifestare disagi maggiori. Le persone che hanno una sensibilità di base legata ai disturbi del sonno, disturbi d’ansia e dell’umore, possono avere delle manifestazioni più durature rispetto al resto della popolazione”.

 

In quanto tempo ci si abitua e si ritorna alla ‘normalità’?  

“Il passaggio all’ora solare tendenzialmente riusciamo a gestirlo nel giro di pochi giorni, nell’arco di 48-72 ore riusciamo ad adattarci. Invece per le persone che sono affette da disturbi del sonno, di ansia e dell’umore, ci può volere qualche giorno in più prima che l’adattamento si realizzi. Un aggravamento del sintomo in questi soggetti può verificarsi se non si utilizzano accorgimenti: come quello di andare a dormire un po’ prima la sera. Meglio se lo si fa già da qualche giorno prima del cambio dell’ora. È bene anticipare di 15 minuti, e poi trenta minuti, il momento dell’addormentamento: in questo modo, quando si arriva al cambio dell’ora vero e proprio, l’organismo sarà già preparato e sarà meno problematico gestirlo”.

 

Come fare per ridurre al minimo i disagi e adattarsi al cambiamento il prima possibile?

“In generale, e questo vale un po’ per tutti, vanno evitati pasti pesanti prima di andare a dormire o elementi che contengono caffeina, specie il tardo pomeriggio o la sera. Vanno evitati alcol e fumo, e bisogna cercare di non utilizzare, prima di andare a dormire, dispositivi come smartphone e tablet, che tengono alto il livello di attenzione. È bene anticipare l’ora del sonno. Un altro consiglio è quello di fare passeggiate o attività sportiva all’aria aperta, cercando di sfruttare ogni momento di luce. Questo perché la vitamina D è collegata all’umore: favorendone l’assorbimento, questa ha degli effetti sul tono dell’umore.

 

Nei mesi invernali, con la riduzione delle ore di luce, si va incontro a maggiori sintomatologie?

“Con la riduzione della luce solare e il cambiamento di abitudini nella socialità, in alcune persone si assiste a un peggioramento del tono dell’umore, infatti registriamo un aumento di queste problematiche”.

 

Cosa aspettarci da questo inverno post lockdown?

“Veniamo da un anno in cui c’è già stato un incremento significativo dei disturbi d’ansia e dell’umore, e di sintomatologie legate allo stress. Purtroppo non ci aspettiamo dei mesi particolarmente positivi dal punto di vista delle problematiche emotivo-psicologiche. Tante persone stanno facendo ancora fatica a ritrovare un proprio equilibrio dopo tutto quello che c’è stato”.

 

Maurizio Costanzo