MATTEO ALFIERI
Cronaca

La droga dietro gli spari alla Finanza. Il blitz nel bosco degli spacciatori dopo il controllo a un sospetto

Si chiariscono i contorni dell’aggressione a colpi di pistola sulla strada delle Collacchie. Vertice per la sicurezza in prefettura: in estate sono aumentati i casi di crimini violenti

Posto di blocco della Finanza (archivio)

Posto di blocco della Finanza (archivio)

Castiglione della Pescaia, 29 agosto 2023 – Un’escalation di violenza che non si arresta. Gli spari verso due agenti della Guardia di Finanza nella tarda serata di sabato sulla strada delle Collacchie fanno capire che la situazione è grave. La crescita di microcriminalità d’estate è stata esponenziale. Basta pensare alle continue risse a Grosseto, agli atti vandalici nelle auto in sosta a Follonica e poi scippi, borseggi e rapine. Senza dimenticare la droga che vede i boschi della Maremma luoghi di spaccio.

Proseguono in questi giorni accertamenti e indagini per cercare di identificare chi ha sparato ai due finanzieri la sera di sabato sulla strada delle Collacchie. Le certezze sono poche: quello che sembrava un semplice controllo ad un’auto ha rischiato di diventare il luogo di un omicidio. In quella zona infatti c’è un’attività di spaccio, favorita dalla presenza di boschi e macchie difficili da controllare. L’uomo sottoposto al controllo dei finanzieri al momento dei due spari ha ammesso che era lì a rifornirsi di droga. I finanzieri avevano infatti notato che in quella piazzola prima della galleria sulla strada delle Collacchie c’era un’auto parcheggiata. E due ragazzi, probabilmente stranieri, che alla vista dell’auto delle Fiamme gialle hanno iniziato a disperdersi fuggendo attraverso il bosco. Ma quando i due militari sono scesi e hanno chiesto i documenti al giovane sottoposto a controllo, dal bosco sono stati esplosi due colpi di pistola, che fortunatamente non hanno raggiunto gli agenti. E chi ha sparato voleva fare male e non solo intimidire. Una certezza più che una supposizione. I due agenti si sono riparati dietro l’auto di servizio e non hanno risposto al fuoco, ma hanno sentito il sibilo delle ogive sparate verso di loro: non colpi a salve, ma proiettili veri.

Una vicenda di estrema gravità: giovedì è stato fissato il vertice in Prefettura a Grosseto per fare il punto dell’escalation di violenza. Di un fatto "grave e che fa pensare" ha parlato il sindacato italiano lavoratori finanzieri, attraverso il segretario provinciale Roberto Tofanelli e quello regionale Francesco De Luca. "Quello che è successo rappresenta un preoccupante incremento di livello della pericolosità criminale già registrata in quella zona – hanno detto i due sindacalisti – e ci dà l’occasione per interessare le autorità locali di pubblica sicurezza affinché siano attivati specifici dispositivi locali per sensibilizzare sull’importanza dei presidi di sicurezza personale e sulla formazione per l’autotutela dei finanzieri che si trovano ad operare in condizioni potenzialmente pericolose, nonché sollecitare i cittadini a sostenere l’attività della Guardia di finanza sul nostro territorio".