Padre e figlio domatori azzannati dalla tigre: "Preso il polpaccio ma stiamo benissimo"

Jason Caveagna racconta cosa è accaduto durante lo spettacolo. "Fra noi e questi animali un grande rapporto di fiducia reciproca"

Jason Caveagna ieri con la tigre bianca (Foto Di Pietro)

Jason Caveagna ieri con la tigre bianca (Foto Di Pietro)

Siena, 1 novembre 2021 - «Pace fatta? Figurati, siamo sempre stati amici. Il rapporto è questo e tale resterà. E’ soltanto accaduto un piccolo incidente di percorso dovuto a una somma di situazioni", spiega Jason Caveagna, domatore dei quattro splendidi esemplari del Circo di Vienna, insieme al padre Giordano che gli ha insegnato l’arte. La giovane tigre bianca, durante lo spettacolo sabato sera, ha morso entrambi al polpaccio. Jason, leggermente claudicante ma sta bene, tiene a spiegare cosa è accaduto perché adora questi animali cresciuti con lui. "Fanno parte della famiglia del circo come tutti gli altri, dai lama ai cavalli. Nascono, vivono, si riproducono e restano fino alla fine dei loro giorni con noi. Nessuno viene abbandonato", rivendica mentre dentro il recinto Yuma, la tigre di 16 anni, fa le coccole a Jason.

«Una somma di situazioni – riprende il filo il giovane domatore spiegando l’accaduto –, nel senso che dopo essere rimasti fermi un anno e mezzo per ripartire e trovare il maggior numero di artisti, visto che eravamo rimasti solo noi di famiglia, è stato un impegno importante. Possibile che il nostro nervosismo sia stato percepito, sommato al periodo del calore... Si sono morse, capita poi anche a loro di nutrire piccole gelosie nei nostri confronti. Si sono addentate durante lo spettacolo. Per evitare che si facessero male tra di loro siamo intervenuti e trovandoci in mezzo hanno preso il mio polpaccio e quello di mio padre. Dopo pochi istanti, compreso che erano le nostre gambe, hanno lasciato". Si sono fatti medicare anche ieri alle Scotte al pronto soccorso.

"Hanno effettuato anche delle lastre perché il morso di una tigre non è quello di un gatto – prosegue – può frantumare le ossa. Ma è tutto ok. Ci hanno lasciato il drenaggio, ogni giorno va disinfettato. Niente di eclatante, siamo pronti per lo spettacolo!". Confessa che in 25 anni non è era mai accaduto nulla.

"Siamo consapevoli di essere esposti ad un rischio, ma sono animali che si fidano di noi e viceversa", aggiunge il domatore. Che coglie l’occasione per ringraziare di cuore Siena per la solidarietà dimostrata in questo periodo di pandemia. Intanto gli spettacoli sono ripresi ogni giorno alle 17,30 fino al 7 novembre e il sabato anche alle 21. Poi il circo di Vienna si sposterà a Poggibonsi e per le feste di Natale nella vicina Grosseto. "Lasciamo questa città dal cuore grande con un po’ di malinconia", confessa.