Sei anni fa il terremoto che sconvolse il Centro-Italia: "Impegno a ricostruire"

Rapporto 2022 presentato dal commissario straordinario Giovanni Legnini: "10mila cantieri di edilizia privata aperti negli ultimi due anni"

La Basilica di Norcia al momento del crollo

La Basilica di Norcia al momento del crollo

Norcia (Pg), 24 agosto 2022 - Sono passati sei anni dal terremoto del Centro Italia che alle 3:36 del 24 agosto 2016, con una scossa di magnitudo 6.0, distrusse Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e altri borghi tra Lazio, Umbria (con  Norcia e la Valnerina tra i paesi più colpiti ). In Umbria non ci furono morti, ma i danni furono gravi e molto estesi: vanno dal patrimonio storico-culturale alle abitazioni, dagli edifici pubblici, alle stalle e agli impianti industriali. Norcia si sveglia tra le macerie e della basilica di San Benedetto, patrono d'Europa, resta in piedi soltanto la facciata. L'immagine, con le suore che fuggono e i monaci riuniti in preghiera in piazza mentre tutto intorno è crollato, in Umbria e nel mondo diventerà il simbolo della distruzione del centro Italia.

A oggi, la ricostruzione post sisma è entrata nella “fase matura” con 10mila cantieri di edilizia privata che sono stati aperti negli ultimi due anni e che, a giugno 2022, hanno fatto registrare 22.700 richieste di contributo. È quanto emerge dal Rapporto 2022, presentato il 19 agosto di quest’anno dal commissario straordinario Giovanni Legnini

Il bilancio delle vittime: sotto le macerie restano 303 morti.  237 ad Amatrice, 51 ad Arquata (quasi tutte nella frazione di Pescara) e 11 a Accumoli. E' il culmine della stagione turistica, nei territori colpiti si trovano visitatori ed ex residenti tornati nelle seconde case per la stagione estiva. Ingenti i danni a case, edifici pubblici, imprese, strade, beni culturali non solo nei tre Comuni, ma anche nei centri vicini, e anche in Umbria (la stessa notte viene registrata una scossa di magnitudo 5.4 a Norcia) e Abruzzo. Sul fronte degli interventi pubblici, sono 365 le opere terminate ed altre 315 sono oggi in fase di cantiere. Il Rapporto, un documento di un centinaio di pagine, fa il punto sullo stato di avanzamento sia della ricostruzione privata che pubblica, ma anche della riparazione delle chiese e degli edifici di culto, proponendo per la prima volta un quadro completo del danno causato dal sisma di sei anni fa, pari nel complesso a 26,5 miliardi di euro, anche a livello dei singoli comuni. Amatrice è il Comune con i maggiori danni, per oltre 1,3 miliardi di euro, seguita da Camerino con 1,2 miliardi e da Norcia, con 1,1 miliardi. A fine giugno scorso erano 22.700 le richieste di contributo per la ricostruzione privata post sisma 2016, per un totale di 7,6 miliardi di euro. Delle quasi 23mila richieste, 14.234 sono state approvate, con 4,3 miliardi di contributi concessi.