Scuola, in Toscana campanella per 400mila studenti. E in Versilia lezioni sulla spiaggia

A Forte dei Marmi un'esperienza unica per i bambini delle prime elementari. Così impareranno a scrivere le lettere dell'alfabeto sulla sabbia prima prima che sui quaderni

Bambini a scuola sulla spiaggia ma per la pandemia a Ischia e a Vasto

Bambini a scuola sulla spiaggia ma per la pandemia a Ischia e a Vasto

Firenze, 11 settembre 2022 - È iniziato il conto alla rovescia per la ripresa della scuola. Dal 15 settembre, 400mila alunni toscani torneranno tra i banchi. Potranno sorridere, finalmente, dato che la mascherina non è più obbligatoria. E perfino riassaporare la bellezza di avere il compagno di banco. Ma al solito la scuola riparte tra mille incertezze, in primis legate al forte numero di insegnanti precari. Come denunciato più volte dai sindacati, il male della ‘supplentite’ continua a tediare il mondo scolastico. Ecco che, come accusa la Cgil, il 40% dei prof ed il 30% degli amministrativi sarà precario. Sarebbero potuti andare a ruolo 6400 posti, ma solo poco più di 4mila sono stati coperti, perché mancano i docenti coi requisiti per l’assunzione a tempo indeterminato. Delle circa 1.850 mancate assunzioni 100 riguarderebbero Arezzo 100, oltre 300 Firenze, 100 Grosseto, 200 Livorno, 250 Lucca, 100 Massa Carrara, 270 Pisa, 150 Prato, 230 Pistoia, 150 Siena. Sono 370 i posti rimasti vacanti in Italiano alle medie. Un centinaio alle superiori. Tra le materie più ‘scoperte’, scienze motorie e alcune discipline scientifico-tecnologiche. Mancano poi i docenti specializzati sul sostegno. Ed anche il numero di Ata è insufficiente. Per le regole anti Covid la mascherina resta obbligatoria solo per gli alunni fragili e quelli con il raffreddore, che non dovranno più stare a casa. La Dad sparisce, idem gli ingressi scaglionati. E se un alunno in classe dovesse non sentirsi bene ed accusare sintomi riconducibili al Covid? Sarà ospitato nella stanza predisposta in arrivo dei genitori. Per il rientro in aula dovrà poi presentare il tampone negativo. Ricordiamo infine che fino al 30 settembre sui mezzi pubblici resta obbligatoria l’Ffp2. Insomma, il sistema dei trasporti dovrebbe tornare al periodo pre-Covid. Per scongiurare il rischio sovraffollamenti negli orari di punta, gli enti locali stanno ipotizzando un piano per potenziare alcune linee negli orari più critici.

Lezioni in spiaggia in Versilia

Ogni mattina i genitori porteranno i pargoli alle scuole elementari di riferimento, come avviene da sempre. Fin qui niente di strano o di rivoluzionario. Il fatto è che per tre settimane i bambini in aula non ci entreranno mai perché al posto dei colori di quelle quatto mura i loro occhi avranno di fronte soltanto l’azzurro del mare. E al posto del pavimento ci sarà la morbida sabbia. Il salmastro e lo iodio faranno il resto, stimolando una fantasia e una creatività che a quell’età sono già fervide per natura ma che grazie all’inedito ambiente marino consentirà a quelle piccole “spugne“ di assorbire una miriade di elementi. Succederà a Forte dei Marmi, dove si dicono sicuri che un esperimento del genere non è mai avvenuto non solo in Versilia, ma probabilmente in Toscana.

Il progetto si chiama “Scuola del mare a Forte dei Marmi“ ed è stato ideato dall’Istituto comprensivo, con l’amministrazione comunale che ha dato il suo assenso in un batter di ciglia. Un progetto che è figlio della simbiosi tra la gente del Forte e il mare, con gli alunni che impareanno a scrivere sulla sabbia ancor prima che sui fogli di carta. Per tre settimane, dal 19 settembre al 7 ottobre, le classi prime delle elementari “Carducci”, “Pascoli” e “Don Milani” vivranno un’esperienza coinvolgente. Basti pensare che fino a pochissimi mesi fa giocavano nei giardini delle scuole materne. Poi sono arrivate le vacanze estive e adesso sarà ancora una volta la spiaggia ad accoglierli prima di entrare in un mondo per loro ancora sconosciuto. In realtà, come ogni mattina, i genitori li accompagneranno a scuola, ma i bambini invece di entrare in classe saliranno sul pulmino che li porterà al mare. Precisamente tra le dune protette di Vittoria Apuana, il lembo più a nord di Forte dei Marmi, al confine con il Cinquale, area in cui il Comune ogni anno allestisce i centri estivi. Finite le lezioni, i bimbi torneranno a scuola e i genitori andranno a riprenderli. L’idea, dicevamo, è venuta allo staff dell’Istituto comprensivo, che per l’occasione si è ispirato alla outdoor education , il cui presupposto è che le lezioni effettuate all’esterno siano in grado di offrire stimoli su differenti livelli cognitivi: dall’aspetto motorio a quello visivo, uditivo, tattile, olfattivo, ma anche gustativo e di socializzazione.

"La novità – racconta l’asessore alla pubblica istruzione Elisa Galleni – è di portare sul mare i bambini che affrontano il loro primo anno di scuola. Faranno lezione in un contesto che speriamo possa agevolarli in questo passaggio dalle materne alle elementari. Le idee non mancano: dal pregrafismo, con i bimbi che scriveranno sulla sabbia, fino alla presenza dei volontari del Wwf, i quali racconteranno la storia della flora delle nostre dune e mostreranno i punti in cui dove possono nidificare le tartarughe, essendo quella una zona di avvistamento".

Non mancherà la tradizione della pesca, che a Forte dei Marmi si tramanda da secoli e da generazioni. Alcuni pescatori si presteranno per insegnare ai bambini come si pesca con la canna e con il rezzaglio.

"Ci saranno anche i lettori volontari della Lav – conclude Galleni – tutto questo senza dimenticare che si farà lezione e sarà una scuola a tutti gli effetti. Gli insegnanti non avranno le lavagne multimediali ma uno schermo per le proiezioni. I banchi saranno sistemati sotto la veranda e anche sotto le tende". Meteo permettendo, naturalmente.