Scuola, il ministro Bianchi: "Lavoriamo per evitare la Dad a settembre"

E sull'obbligo di mascherine in classe risponde: "Decide il Cts"

Il ministro Bianchi a Firenze

Il ministro Bianchi a Firenze

Firenze, 25 giugno 2021 - "Stiamo lavorando perché ci siano tutti gli insegnanti in classe a settembre. È chiaro che sarà un anno particolare perché dopo due anni come abbiamo vissuto tutta la parte di recupero deve essere presa avendo tutto l'anno di fronte. Quindi è una cosa importante". È quanto dichiara il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, a margine di una visita in una scuola a Firenze che aderisce al Piano estate, rispondendo a una domanda sull'assegnazione di tutte le cattedre entro l'inizio del nuovo anno scolastico. Sul piano di attività in corso il ministro, invece, aggiunge: "L'estate è importante, perché primo rimette insieme i ragazzi, permette di fare questa attività di una scuola aperta e poi le scuole hanno partecipato". In Toscana, evidenzia, "sono arrivati 29 milioni, quindi abbiamo messo risorse significative su questa operazione. Ed è un'operazione che sta dando grande soddisfazione perché esprime tutta la capacità di ritrovare il senso della scuola e il senso della comunità".

Mascherine in classe?

Per quanto riguarda l'obbligo di indossare le mascherine come dispositivo di protezione individuale durante le lezioni in classe l'anno prossimo Bianchi ha sottolineato che la decisione "dipenderà dal Cts". E' "l'organismo che ha responsabilità di darci le regole sanitarie - aggiunge il ministro - ed è giusto che siano loro a farlo, noi poi ovviamente ci adegueremo sulla base di quel principio di autonomia che regge la nostra scuola".

Orari e ingressi a scuola

"Riguardo orari e ingressi scaglionati il Paese è talmente complicato che è difficile avere regole comuni per tutti, bisogna avere fiducia nelle nostre scuole, sicuramente troveranno la soluzione migliore per la situazione specifica, mi sembra difficile dettare da Roma come devono essere organizzate le scuole, sono autonome dal 1997 ed è giusto che sia così'". Circa il rischio di una nuova impennata di contagi a causa della variante Delta, il ministro dell'Istruzione sottolinea: "Ci sta lavorando il Cts, noi attueremo sicuramente una gestione cauta prendendo in considerazione che ci possono essere anche questi rischi".