Scuola, la Toscana unica grande regione a rientrare in classe: ecco perché

Lunedì suona la campanella anche per le scuole superiori, che torneranno in aula però al 50% delle presenze

Tutto pronto per il rientro a scuola in Toscana (FotoCastellani)

Tutto pronto per il rientro a scuola in Toscana (FotoCastellani)

Firenze, 10 gennaio 2021 - La Toscana è l'unica tra le regioni più grandi i cui studenti torneranno tutti in classe lunedì 11 gennaio. Anche le superiori, pur se al 50%: metà degli alunni infatti saranno ancora in didattica a distanza e le classi si alterneranno tra dad e presenza in aula. Scatta dunque l'ora x per gli studenti toscani.

Anche scuole d'infanzia, elementari e medie, dopo le vacanze estive e il mini-rinvio deciso dal Governo dal 7 all'11 gennaio, vedono suonare la prima campanella. Sono 166mila, solo alle superiori, gli studenti che rientreranno a scuola. Con orari alternati, visto che appunto solo la metà potrà stare in classe. Gli istituti superiori si sono organizzati autonomamente.

C'è chi farà un'alternanza settimanale (nella prima settimana terze quarte e quinte classi, nella seconda settimana le prime e le seconde), c'è invece chi alternerà mattina e pomeriggio. Tanto che in alcuni grandi istituti fiorentini alcune classi entreranno alle 14 per uscire alle 19. Un orario totalmente inconsueto, pomeridiano, per ridurre al massimo il caos da rientro. 

Ma come la Toscana riesce a rientrare a scuola? Perché è l'unica delle grandi regioni a far suonare la campanella quasi per tutti? Spostare così tanti studenti in sicurezza in epoca covid non è cosa da poco. Il lavoro a livello regionale e locale è stato intenso in queste settimane. E si sviluppa su più direttrici.

Aumento dei bus scolastici

Sono 329 i nuovi autobus che vanno ad aggiungersi agli ordinari 2.949 mezzi in servizio in Toscana (+11,2%) schierati per potenziare il trasporto pubblico in vista del ritorno a scuola in presenza (al 50%) per gli studenti delle scuole superiori. Secondo quanto afferma la Regione in una nota, i mezzi in più saranno utilizzati per garantire corse aggiuntive 'bis' e talvolta 'ter', così da evitare, soprattutto negli orari di punta, il crearsi assembramenti sui mezzi di trasporto. È inoltre previsto l'inserimento di 17 corse bus aggiuntive di supporto al servizio ferroviario regionale, sulle tratte Empoli-Siena, Firenze-Borgo San Lorenzo, Lucca-Aulla, Chiusi-Siena. Per finanziare queste corse la Giunta regionale toscana ha deliberato nella sua ultima seduta uno stanziamento di 4 milioni di euro.

Steward alle fermate degli autobus e fuori dalle scuole

In campo anche gli steward: regoleranno il traffico pedonale degli studenti sia alle fermate degli autobus che fuori dalle scuole. Si tratta di personale appositamente formato. Solo a Firenze saranno coinvolti oltre 200 operatori al giorno tra polizie municipali, polizia provinciale della Metrocittà, steward privati, facilitatori delle aziende di trasporto, volontari e forze dell'ordine. Ma lo stesso avverrà in tutte le altre province, in un coordinamento stretto tra enti locali, volontariato e forze dell'ordine. 

Tamponi immediati per i casi sospetti

I casi di sospetto covid tra studenti e insegnanti saranno immediatamente presi in carico dall'Asl e il tampone sarà il più rapido possibilie. E' un altro dei progetti che riguardano il rientro a scuola, "ScuolaSiCura". E' il modo per intervenire immediatamente su possibili focolai e contenere il contagio. Inoltre, in alcuni istituti sono partite specifiche attività di screening, con tamponi a tappeto per tutti gli studenti in modo da avere una mappatura dei possibili casi. 

Monitoraggio degli spostamenti e intervento sulle criticità

Per l'avvio del progetto 'Ti accompagno', per smistare gli utenti, in particolare gli studenti, sulle corse ed evitare assembramenti alle fermate, la Regione ha stanziato 500mila euro. «Sarà messo in campo tutto il possibile - ha detto l'assessore Stefano Baccelli - a livello di risorse, di impegno, di organizzazione. Abbiamo voluto garantire sicurezza sia dentro i mezzi di trasporto, dove la responsabilità e la competenza erano nostre, che fuori, alle fermate o nelle aree vicine, dove non sarebbe stato compito della Regione. Solo la prova dei fatti potrà dimostrare se il nostro lavoro sarà stato sufficiente. Per questo abbiamo deciso di attivare un sistema di monitoraggio strettissimo, in collaborazione con Province, aziende di trasporto e Prefetture, con l'obiettivo di individuare subito le criticità, laddove si presentassero, ed intervenire subito, già dal giorno successivo, per porvi rimedio».

"Nella didattica la presenza è essenziale"

"Abbiamo dati che sul piano del contagio ci consentono di vedere la situazione con ottimismo - dice il presidente della Toscana Eugenio Giani -. Ritengo che non si possa lasciare indietro la scuola. Nella didattica è essenziale la presenza: nessuna videoconferenza, anche per gli adulti, garantisce concentrazione e motivazione come la presenza in aula".

"Scuola priorità come attività produttive"

«Nel caos ingiustificato sulla riapertura scolastica, la Toscana è l'esempio da seguire. Potenziamento dei mezzi di trasporto, forze dell'ordine e personale davanti alle scuole e alle fermate per evitare assembramenti, tamponi rapidi. Tutto per riaprire le scuole fino da lunedì. Dopo il personale sanitario, vaccinare il personale scolastico. La scuola è una priorità, proprio come le attività produttive». Così in una nota il presidente della Commissione Istruzione e Cultura del Senato, Riccardo Nencini, a proposito della riapertura delle scuole.