ELETTRA GULLE’
Cronaca

Scuola, l’Agenda nord contro i divari: soldi e azioni anche in Toscana e Umbria

Il ministro Valditara lancia un piano per combattere la dispersione: " Aiuti alle realtà marginali in tutti i contesti"

Il ministro Giuseppe Valditara durante la presentazione del piano

Firenze, 28 maggio 2024 – Ridurre la dispersione scolastica e le differenze territoriali. Anche Toscana e Umbria beneficieranno del tesoretto messo in campo dal ministero dell’istruzione e del merito. Sono 220 i milioni di euro complessivi e contributi fino a 80mila euro per le ‘scuole più fragili’, che dunque si trovano in contesti di maggior disagio.

A quasi un anno dall’agenda sud, ecco che il ministero ha deciso di far il bis presentando a Milano l’agenda nord. Il piano si rivolge inizialmente a 245 scuole, 125 primarie e 120 medie e superiori delle regioni del centro-nord. Ma nel complesso si parla, tra Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto, di circa 3mila istituti scolastici. Sono in corso le selezioni degli istituti da parte degli uffici del ministero.

"Se partiamo dal presupposto che la scuola costituzionale mette al centro la persona, noi dobbiamo sviluppare politiche che mettano tutti i giovani nelle condizioni di avere pari opportunità formative", la premessa di Valditara. Il piano di interventi è dunque pensato per gli istituti situazioni in contesti difficili, dove appunto è più alto il rischio che gli studenti si allontanino dai banchi.

“Ci sono realtà che, pur trovandosi nella stessa area geografica o addirittura nella stessa città, scontano differenze legate alla marginalità del contesto sociale in cui si trovano - ha evidenziato Valditara -. Ecco che da settembre interverremo con un piano in dieci azioni".

Quali? Si va da "attività di supporto alla formazione dei docenti e alla progettazione della didattica" allo "sviluppo di progetti teatrali, musicali e sportivi che motivino i ragazzi, per una scuola che sia sempre aperta e più vicina a tutti".

Per i docenti impegnati nelle attività extra-scolastiche, assicura il ministro, ci saranno compensi aggiuntivi. 165,7 milioni andranno a supporto di 2.919 scuole primarie per contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari negli apprendimenti, potenziare le competenze di base e quelle trasversali, retribuire il personale scolastico per le ore aggiuntive nelle quali è impegnato nell’attuazione di progetti didattici, realizzare attività laboratoriali (per esempio, sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza), anche in orario extra-scolastico. Il finanziamento varierà "a seconda degli indicatori di fragilità" andando da 24mila euro fino ad oltre 80mila per le situazioni più complesse. 34,3 milioni sono destinati a 245 scuole, individuate direttamente da Invalsi, per le quali sono previste ulteriori misure di accompagnamento e supporto costante da parte del ministero. Ancora, 20milioni per i progetti pilota nelle aree particolarmente fragili. Ancora il dettaglio regionale non è disponibile, ma nei prossimi mesi sapremo nel dettaglio quali scuole beneficeranno dell’aiuto, che si concretizzerà anche in iniziative di sostegno psicologico e di percorsi formativi personalizzati.