"La scuola deve ripartire in aula a settembre. No alla didattica a distanza"

Manifestazione a Firenze, in contemporanea con tante altre città italiane, per chiedere piu' risorse per la scuola e per poter riprendere la normale didattica a settembre

Scuola, manifestaione a Firenze (foto NewPressphoto)

Scuola, manifestaione a Firenze (foto NewPressphoto)

Firenze, 23 maggio 2020 - "Manifestiamo perché la scuola pubblica sia riaperta a settembre, in sicurezza, non con la didattica a distanza ma con la presenza. Questo vuol dire investire risorse, fare programmazione seria in estate perché a settembre ci siano gli spazi e la quantita' di personale sufficiente a risolvere il problema delle distanze: per avere piu' distanza a scuola bisogna avere classi meno numerose". Lo ha detto Filippo Benfante, del comitato Priorita' alla Scuola di Firenze, tra gli organizzatori della manifestazione che oggi ha portato in piazza Santissima Annunziata centinaia di insegnanti, genitori e anche tanti bambini. 

Un'iniziativa, in contemporanea con tante altre citta' italiane, per chiedere piu' risorse per la scuola, piu' personale e piu' spazi, per poter riprendere la normale didattica a settembre. "Un anno scolastico senza ibridazioni e sperimentazione - ha aggiunto Benfante - perche' la didattica a distanza non puo' essere il pilastro di una programmazione scolastica avendo dimostrato in pochi mesi le disuguaglianze che puo' produrre". In piazza tante sigle della scuola, comitati e sindacalisti. Con loro anche la vicesindaco di Firenze, Cristina Giachi e l'assessore all'istruzione Sara Funaro. "Non esiste che la scuola manchi tra le priorita' dell'agenda di governo in una fase come questa - ha sottolineato Giachi - perche' la scuola e' il respiro del Paese. Senza la scuola diamo un messaggio ai ragazzi e ai giovani che e' piu' importante toelettare il cane e andare al ristorante che non tornare in classe in modo sicuro. Lo abbiamo detto anche come Anci, non esiste che non si dia una risposta, per esempio, ai ragazzi che stanno finendo un ciclo scolastico. Questa piazza ha ragione e chiede una cosa sacrosanta che abbiamo chiesto a tutti i livelli istituzionali". Sulla stessa linea l'assessore Funaro: "Non ci si puo' scordare delle scuole e dei bambini. Siamo riusciti a fare passi avanti, con la possibilita' di fare centri estivi, ma abbiamo detto in modo chiaro che bisogna partire anche con sperimentazione sui nidi, noi siamo pronti per la fascia 0-3, ma bisogna soprattutto avere certezze per la ripartenza a settembre. I nostri bambini hanno bisogno di tornare a scuola, a settembre, in presenza. La didattica a distanza e' servita per l'emergenza, oggi servono risorse e linee guida chiare, e noi siamo pronti per partire"