Firenze, la carica delle “sardine” in piazza della Repubblica

In migliaia da tutta la Toscana, sono arrivati in treno o bus con striscioni e slogan

Le 'sardine' in piazza della Repubblica

Le 'sardine' in piazza della Repubblica

Firenze, 30 novembre 2019 – Stessa città, Firenze, due luoghi diversi. Piazza della Repubblica per le ‘sardine’, che l’hanno affollata a partire dalle cinque del pomeriggio, e il TuscanyHall per il leader della Lega Matteo Salvini, che stasera dà l’avvio alla campagna elettorale per le regionali della Toscana. Loro, le 'sardine', sono arrivate a Firenze da tutta la regione, chi da Arezzo, chi da Lucca, chi da Pisa o da Prato. Tutti insieme, ragazzi e meno giovani, fianco a fianco, si sono ritrovati a manifestare, pacificamente e silenziosamente, in piazza.  

 

I partecipanti, non meno di 20mila, hanno affollato con slogan e cartelli sagomati la piazza già presa d’assalto per lo shopping del weekend del black friday. In treno o in pullman, sono arrivati i manifestanti da tutta la Toscana, per ritrovarsi tutti insieme e tutti uniti al flashmob di Firenze, con striscioni al seguito. Come annunciato dagli organizzatori, in piazza non ha sventolato nessuna bandiera o simbolo di appartenenza a partiti politici. La battaglia delle ‘sardine’ infatti, fra slogan e folklore, è contro il linguaggio dell’odio e dell’arroganza che imperversa nella “retorica politica populista”. “Il nostro ruolo – spiegano - è quello di anticorpo, visto che la coscienza politica si è addormentata e c’è bisogno di nuova linfa a questa politica”.

 

Del resto, proprio per abbassare i toni della politica, è nato il nome ‘sardine’, che come quelle vere in scatola, vuole i manifestanti  stare tutti stretti e vicini a dimostrazione che la piazza antileghista è forte e numerosa. Le sardine nascono nel corso di una notte insonne passata da Mattia Santoni, 32 anni, laureato in scienze politiche, insieme a tre amici,  Roberto Morotti, 31 anni, ingegnere, Giulia Trappoloni, 30 anni, fisioterapista e Andrea Garreffa, 30 anni, guida turistica.

 

Santoni era deciso a contrastare, nella rossa Bologna, la campagna elettorale della Lega di Matteo Salvini per la poltrona di presidente della regione. L’idea del primo flash mob era quello dunque di boicottare la candidatura leghista alla guida della regione emiliana, con un invito ben preciso rivolto ai manifestanti: “Nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto. Crea la tua sardina e partecipa alla prima rivoluzione ittica della storia”. Un invito che è rimasto lo stesso. E così dopo Bologna è stata la volta di Modena, e anche lì gli anti Salvini sono stati migliaia, stretti come sardine con slogan e cartelloni al seguito. Proprio come oggi a Firenze in piazza della Repubblica.

 

Maurizio Costanzo