Rigassificatore Piombino, il sindaco Ferrari: "Il nostro no è invalicabile"

Il primo cittadino accolto tra gli applausi alla manifestazione contro il progetto dell'opera nel porto: "È insicura per l'incolumità pubblica". Giani: "Gli italiani ne hanno gran bisogno"

Piombino (Livorno), 20 ottobre 2022 - Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari ribadisce nuovamente la sua contrarierà al rigassificatore. Oggi il primo cittadino è intervenuto, accolto tra gli applausi, alla manifestazione contro il progetto dell'opera nel porto della città toscana. "Qualche giorno fa a Piombino - ha scandito il sindaco - c'è stato un convegno importante dove non ha parlato la politica, hanno parlato i tecnici dell'amministrazione comunale che hanno esposto le ragioni oggettive, tecniche, giuridiche e scientifiche per cui possiamo e dobbiamo ritenere l'ipotesi della nave all'interno del porto come sbagliata. Ed è proprio il convegno a rappresentare il contenuto, preciso, puntuale, invalicabile, del Comune di Piombino e della città di Piombino". 

Il sindaco ha anche sottolinato che "quei tecnici di altissimo profilo nazionale hanno spiegato in parole comprensibili le tante ragioni per cui l'opera è insicura per l'incolumità pubblica, dannosa per la salute, per l'ambiente, e quindi conseguentemente dannosa anche per il rilancio economico dell'intero territorio". "Quest'opera pregiudica il rilancio che vogliamo fare tutti insieme - ha aggiunto -. È un'opera pericolosa che blocca il porto per tre anni e nove mesi, che frena il rilancio in chiave turistica. Dobbiamo accendere i riflettori del governo, non per chiedere l'ennesimo sacrificio di Piombino ma per il rilancio e le bonifiche, quelle vere".

Ferrari ha poi fatto sapere che "oggi invierò un parere al presidente Giani a cui faccio un ultimo appello mosso dalla voglia di difendere questo territorio. A Giani chiedo di ricoprire il suo ruolo di commissario come la legge gli impone di fare. Non è stato nominato commissario per autorizzare, è stato nominato al fine di verificare se l'opera è autorizzabile e non è autorizzabile". "Qualsiasi accusa che viene mossa alla nostra comunità di mettere in difficoltà il paese sotto il profilo energetico la respingiamo al mittente - ha aggiunto Ferrari -, se c'è una responsabilità è quella di aver scelto Piombino senza aver prima verificato prima se Piombino era idonea. Vogliamo difendere il futuro dei nostri ragazzi". 

Nel primo pomeriggio è arrivata la risposta del presidente della regione Toscana Eugenio Giani: "Penso - ha dichiarato il commissario straordinario in merito al rigassificatore - a una soluzione condivisa con la gran parte dei toscani e degli italiani, con chi riceve la bolletta quintuplicata, con le imprese che stanno ipotizzando di chiudere, anche a Piombino la Magona, per quella che è la situazione energetica". Secondo Giani, che ha parlato a margine di una conferenza stampa in Regione, imprese e famiglie "hanno un gran bisogno e una grande voglia di vedere la nave di rigassificazione che funziona". In merito alle polemiche, il governatore toscano ha ricordato che "siamo Guelfi e Ghibellini da 700 anni: non sarebbe stata la Toscana se tutti avessero convenuto e tutti avessero partecipato".