Rigassificatore Piombino, Giani ha firmato l'autorizzazione: "Un servizio agli italiani"

La nave a questo punto, dopo le opere propedeutiche per il suo posizionamento in porto, può arrivare a Piombino

Rigassificatore Piombino, Giani ha firmato l'autorizzazione

Rigassificatore Piombino, Giani ha firmato l'autorizzazione

Firenze, 25 ottobre 2022 - Il presidente della Regione Toscana e commissario straordinario per l'opera, Eugenio Giani, ha firmato l'autorizzazione per l'installazione del rigassificatore a Piombino (Livorno) dopo il parere positivo della Conferenza dei servizi. Una decisione per cui il Comune di Piombino, guidato dal sindaco Francesco Ferrari, ha annunciato il ricorso al Tar.

"La nave a questo punto, dopo le opere propedeutiche" per il suo posizionamento in porto, "può arrivare a Piombino" ha commentato Giani subito dopo la firma, riferendosi alla nave rigassificatrice Golar Tundra di Snam.

"La realizzazione del rigassificatore di Piombino - ha detto Giani - significa per sessanta milioni di italiani di abbassare le bollette e di ricevere gas senza dipendere dalla Russia. Sono soddisfatto perché abbiamo fatto un servizio positivo alle famiglie e alle imprese italiane". 

"Con questa ordinanza rispondo al decreto legge che mi ha nominato commissario per il rigassificatore che sarà installato per tre anni a Piombino abbiamo sviluppato un lavoro che ci porta alla fase conclusiva del mio lavoro commissariale. Preso atto del lavoro della Conferenza dei servizi e lo sviluppo degli atti legati a tale Conferenza dispongo l'autorizzazione a Snam e le prescrizioni ad essa legate. Con questa autorizzazione do anche conto dell'intesa con la regione Toscana dove si prospetta il memorandum Piombino. La nave rigassificatrice ora può essere collocata nel porto di Piombino". Ha spiegato il governatore della Toscana.  Eugenio Giani a margine della firma dell'autorizzazione alla collocazione del rigassificatore nel porto di Piombino.

"Da domani, quando sarà pubblicato questo atto, Snam installerà le opere propedeutiche alla collocazione della nave nel porto di Piombino". "Ho parlato con quello che è stato il ministro Cingolani e quindi mi sono rapportato con le autorità governative che c'erano fino ad adesso in attesa poi di farlo con le altre appena il governo si sarà insediato" ha concluso Giani.

Ieri, nel frattempo, la Giunta regionale ha approvato il memorandum per Piombino, la proposta di intesa in 10 punti sulle compensazioni che sarà inviata al Governo.

L'accordo

Il progetto, presentato con un'istanza da Snam all'inizio di luglio e autorizzato ufficialmente oggi dopo il parere positivo della Conferenza dei servizi di settimana scorsa, prevede il posizionamento della nave rigassificatrice per un massimo di tre anni nella banchina est del porto di Piombino. Per il posizionamento della nave il Governo con il decreto semplificazioni ha tagliato i tempi delle procedure amministrative, riducendole a 120 giorni, ed eliminato l'obbligo di effettuare una Valutazione di impatto ambientale (Via). In parallelo verrà realizzato un metanodotto sotterraneo lungo 8 chilometri per collegare la nave alla rete nazionale del gas. L'operazione insisterà su zone in attesa di bonifica ambientale da anni. Successivamente la nave sarà spostata su una piattaforma offshore fuori dal golfo di Follonica e soprattutto della Toscana - Snam ha a disposizione 45 giorni per indicare il luogo di collocamento - dove potrà rimanere in attività per i prossimi 22 anni.

Memorandum per Piombino

La Giunta regionale ha approvato ieri il memorandum per Piombino in 10 punti in cui si chiede la costruzione di una cabina di regia, di cui facciano parte presidente della Regione, presidenza del Consiglio, ministri compenti e Comune di Piombino. Nel piano di compensazioni la principale richiesta della Regione è lo sconto di almeno il 50% in bolletta, per tre anni, per i Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Suvereto.

A questo si aggiungono le bonifiche delle falde inquinate dal valore di 200 milioni di euro, la realizzazione della strada di collegamento con il porto SS398 dal costo di 115 milioni e la creazione di un parco delle energie rinnovabili da 100 milioni. Nel memorandum inoltre si richiedono investimenti sul porto, per compensare l'occupazione della nuova banchina e la salvaguardia di pesca e itticoltura con un pacchetto da almeno 145 milioni, il riconoscimento di Piombino come zona logistica semplificata con 10 milioni di possibili agevolazioni fiscali per le imprese e il rifinaziamento di un fondo nazionale da 30 milioni di euro di investimenti per riqualificare il polo industriale.

La nave

La nave rigassificatrice Golar Tundra è stata comprata nei mesi scorsi da Snam, società nazionale metanodotti per 330 milioni di euro. La nave, lunga 293 metri e larga 47, è una Fsru (Floating Storage and Regasification Unit), utilizzabile sia come metaniera adibita al trasporto di gas liquefatto sia come impianto di rigassificazione da collocare in un porto per la sua trasformazione. La sua capacita' di stoccaggio e' di 170.000 metri cubi di Gnl, mentre la capacita' di rigassificazione e' stimata in 5 miliardi di metri cubi all'anno, vale a dire il 6,5% del fabbisogno nazionale di gas. La Golar Tundra, attualmente fuori dal continente, arrivera' in Toscana nella primavera del 2023 e verra' collocata nella banchina est del porto di Piombino entro aprile/maggio prossimi.

Come funziona

La rigassificazione, una delle fasi della filiera del gas naturale, consiste nel riscaldare il Gnl liquido fino al punto in cui ritorna allo stato gassoso e puo' dunque essere utilizzato. Quando le metaniere giungono all'impianto il gas naturale liquefatto viene scaricato dalle navi e stoccato alla temperatura di -162 C a pressione atmosferica in appositi serbatoi. Una volta inviato alla nave rigassificatrice viene riconvertito allo stato gassoso tramite un processo di riscaldamento controllato. Al termine di questa fase che provoca una naturale espansione del suo volume il gas viene trasferito dalla nave nella rete nazionale del gas. La Golar Tundra, dotata di un sistema a ciclo aperto, aspirera' l'acqua marina per riscaldare il gas e successivamente la riscaricherà, con l'aggiunta di 50 chilogrammi di cloro, nel mare.