Rigassificatore Piombino, affare da 15 miliardi di euro. I lavori possono partire subito

La conferenza dei servizi dà parere favorevole con prescrizioni

Piombino (Livorno), 22 ottobre 2022 - Via libera al rigassificatore di Piombino. E’ questo l’esito della conferenza dei servizi che si è conclusa ieri a Firenze. I lavori potranno iniziare subito, non appena il commissario per l’opera Eugenio Giani metterà la firma sull’autorizzazione, attesa tra il 24 e 25 ottobre. La nave rigassificatrice Golar Tundra potrà così arrivare tra pochi mesi a Piombino e iniziare la sua attività fornendo gas al sistema nazionale per il prossimo inverno. Un apporto definito fondamentale per la sicurezza nazionale da tutto il mondo economico a partire dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi.

"La conferenza dei servizi si è conclusa con parere favorevole con prescrizioni, quindi con esito positivo per la collocazione della nave rigassificatrice a Piombino. La nave rimarrà in esercizio per tre anni e entro 45 giorni, per prescrizione assoluta, Snam deve indicare dove installare la sucecssiva piattaforma offshore".

L’annuncio del presidente Eugenio Giani, nella sua veste di commissario straordinario per il progetto per il rigassificatore, è arrivato ieri alle 14. "Il parere della conferenza dei servizi – ha spiegato Giani – è il presupposto assoluto perché io rilasci l’autorizzazione. Tra lunedì e martedì mattina, dopo l’approvazione del ‘memorandum Piombino’ da parte della Giunta regionale, firmerò l’autorizzazione". Quindi al massimo il 25 ottobre ci sarà il via libera ufficiale. Che cosa significa via libera con prescrizioni? Tecnicamente vuol dire che il progetto è approvato, ma Snam dovrà operare osservando una serie di obblighi. Come il travaso del Gnl dalla gasiera alla Golar Tundra nelle ore notturne per non interferire con il traffico dei traghetti per l’Elba, la stesura di un calendario degli accosti per evitare sovrapposizioni con l’arrivo delle navi per la movimentazione merci delle Acciaierie, i limiti all’ingresso delle gasiere in porto con venti forti (sopra i 30 nodi). E poi il monitoraggio continuo del mare per valutare l’impatto dell’ipoclorito di sodio e il rilascio delle acque fredde. Ma si tratta di prescrizioni che non impediscono il normale esercizio del rigassificatore che avrà una capacità di 5 miliardi di metri cubi all’anno, pari, al prezzo attuale del metano, a un valore di 5 miliardi di euro all’anno, cioè 15 miliardi di euro nei tre anni: questo il giro d’affari previsto per la Golar Tundra a Piombino.

E l’annunciato ricorso al Tar del sindaco di Piombino? "E’ nelle sue facoltà", ha osservato Giani. "Siamo una Repubblica democratica nella quale vi sono tutti i presupposti perché ad ogni atto amministrativo si possa formulare ricorso. Naturalmente i lavori iniziano, poi se il Tar dovesse disporre in modo diverso saranno fermati". "La nave – spiega Giani – rimarrà per tre anni dal momento in cui entrerà in esercizio ed entro 45 giorni, con prescrizione assoluta, Snam dovrà indicare, sulla base degli studi e delle verifiche che sta facendo sull’intera costa italiana, dove sarà installata la piattaforma offshore, dunque dove la nave fornirà il suo servizio nei 22 anni successivi ai primi 3 anni in cui starà a Piombino".

Tutto questo, sottolinea il presidente della Regione Toscana, "è il risultato di un lavoro di 35 enti coinvolti e di 87 osservazioni che sono state trasmesse o inviate anche da altri enti. Ritengo che sia stato un lavoro molto serio e approfondito".