Snam e il rigassificatore: "Questo impianto è sicuro anche contro gli attentati"

In Regione votato il no al blocco delle opere preparatorie. Ma il sindaco Ferrari resta fermo: "Contrari anche all’offshore"

Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni

Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni

Piombino (Livorno), 6 ottobre 2022 - Nessun intervento della Regione per bloccare le opere preparatorie al rigassificatore di Piombino. Bocciato in Consiglio regionale l’ordine del giorno del Movimento 5 stelle (prima firmataria Irene Galletti) che impegnava presidente e giunta «a interrompere qualsiasi atto o fatto volto alla realizzazione del rigassificatore, incluse le opere prodromiche ed accessorie, attendendo il nuovo governo» e a richiedere «una valutazione per un’ubicazione alternativa». L’atto è stato collegato al Piano regionale per la transizione ecologica. Ritenendola una forzatura, il Pd ha affidato al consigliere Cristiano Benucci la richiesta di non ammetterlo nel dibattito. Stefano Scaramelli (IV) che presiedeva la seduta ne ha sostenuto l’ammissibilità, dando il via al dibattito e annunciando dopo il voto contrario all’ordine del giorno. «Mi si chiede di fare qualcosa di illegale – ha attaccato il governatore Giani -. La legge mi dice che entro il 27 ottobre devo esprimermi con un sì o un no: la Conferenza dei servizi serve a questo. Non so come si faccia a dire ‘smetti’ in un iter con base legale e parlamentare. Sono un Commissario dello Stato; svolgo quello che la legge mi dice». L’atto è stato respinto con i no di Italia Viva e Pd (non ha partecipato al voto il Dem piombinese Anselmi per «non essere strumentalizzato») e il sì di tutte le opposizioni. «Italia Viva – spiega Scaramelli – è stata fondamentale, dicendo subito no all’ordine del giorno. Abbiamo una posizione chiara e netta di tutta la maggioranza sul rigassificatore».

Snam lo aveva anticipato ai sindacati delle Acciaierie: la nave Golar Tundra non sarà un ostacolo ai traffici portuali della siderurgia. E la società incaricata dal Governo di realizzare il rigassificatore a Piombino lo ha ribadito nelle risposte alle osservazioni al progetto presentate da Jsw Steel Italy. "Nessun intralcio alle attività del porto di Piombino col rigassificatore", spiega Snam. Domani le controdeduzioni saranno esaminate dalla Conferenza dei servizi che si riunisce per la seconda volta nel quadro della procedura avviata per l’autorizzazione all’impianto. Nella riunione si parlerà anche della collocazione del rigassificatore dopo i tre anni previsti nel porto di Piombino. "Il Comune di Piombino, spiega il sindaco Francesco Ferrari – è pronto. Il nostro no è chiaro. Chiederemo certezze anche sulla collocazione dell’off-shore". "Snam sta valutando siti per la collocazione dell’impianto off-shore – continua Ferrari – e pretendiamo la garanzia che Piombino non sia tra questi. I danni che la collocazione di un impianto a largo potrebbe causare sono incalcolabili". Ma invece hanno dato parere favorevole al progetto i vigili del fuoco Livorno, Anas, Asl Nord Ovest e ministero per lo Sviluppo.

Intanto Snam nel dettaglio ha spiegato che " alla luce dei risultati emersi nel rapporto preliminare di sicurezza, l’ormeggio della nave Fsru (cioè la Golar Tundra, ndr) presso la banchina est è compatibile con le attuali attività in corrispondenza della banchina nord e non si creeranno limitazioni alle attività commerciali". Nella sua osservazione l’Acciaieria Jsw Steel Italy chiedeva la garanzia dello "status quo delle attività portuali con le relative disponibilità di utilizzo delle banchine e delle attività degli operatori marittimi, a garanzia della continuità delle attività odierne di Jsw". Chiarimenti simili erano stati chiesti anche dalla società Piombino industrie marittime (Pim).

Per quanto riguarda "le aree di accantieramento e di concessione, Snam si rende disponibile a rivedere l’ubicazione di tali aree per permettere la compatibilità tra le esigenze di realizzazione dell’opera e l’operatività della società Pim". Snam ha anche chiarito che le manovre di scarico del Gnl dalle gasiere "nella stagione estiva saranno eseguite esclusivamente in notturna, quindi senza generare interferenza con il traffico traghetti. Durante il resto dell’anno si valuterà la possibilità di manovra anche in periodo diurno. Resta comunque inteso che sarà data la priorità al transito dei traghetti".

Tra le osservazioni era stato posto anche il problema di attacchi terroristici. Snam spiega che è stato predisposto un piano di protezione da eventuali attacchi terroristici che è coperto da segreto. Inoltre "il Terminale sarà dotato di un piano di emergenza interna. La progettazione ha previsto che il terminale sia dotato di un sistema di sicurezza per la protezione di personale, impianti di produzione e ambiente".

Il rigassificatore secondo i piani deve entrare in funzione nella primavera del 2023 e sarà fondamentale non solo per assicurare energia all’Italia, ma anche per far abbassare il prezzo del gas come ha spiegato l’ad di Eni DescalzI: "Più aumenterà l’offerta di gas sul mercato, più si abbasseranno i prezzi".