Rigassificatore Piombino, Snam: "Pronto un piano contro gli attacchi terroristici"

Nelle controdeduzioni al progetto la società sottolinea: "Remoto il rischio di collisione nel porto". Giani: "Autorizzazione possibile entro il 27 ottobre". Il sindaco Ferrari ribadisce la contrarietà al progetto

Un operaio al lavoro (Foto ImagoE)

Un operaio al lavoro (Foto ImagoE)

Piombino (Livorno), 5 ottobre 2022 - Pronto un piano di sicurezza contro eventuali attacchi terroristici al rigassificatore di Piombino. Così afferma Snam nelle controdeduzioni al progetto per l'installazione dell'impianto nel porto toscano. In caso di attacchi terroristici "il terminale sarà dotato di un piano di security, attualmente in fase di condivisione con le autorità competenti, per prevenire le minacce e gestirle per minimizzarne i potenziali effetti". Nel documento inviato al commissario Eugenio Giani, Snam risponde a un privato che chiedeva: "Quali scenari in termini di impatto sulla popolazione sarebbero previsti in caso di attacchi terroristici?". 

Attacchi terroristici

Sul tema degli eventuali attacchi terroristici era intervenuto anche il Comitato salute pubblica Piombino Val di Cornia che in un'osservazione scriveva: "Le possibilità di un incidente possono derivare da malfunzionamenti, guasti, errori umani, eventi naturali imprevedibili, e, considerato l'attuale momento di crisi geopolitica con l'appoggio del Parlamento Italiano alla guerra in Ucraina, la vulnerabilità a possibili attacchi terroristici". Sulla questione Snam risponde pure che "il Terminale sarà dotato di un piano di emergenza interna". 

Incidenti nel porto

La società ha poi sottolineato che "sulla base delle conclusioni emerse dallo studio Cetena si è ritenuto di valutare come remoto il rischio di collisione e quindi di danneggiamento ed urto tra le navi in transito e il terminale Lng. Si ritiene opportuno evidenziare che la velocità ipotizzata per le manovre simulate è pari a 3 km/h all'interno del canale dragato di ingresso al porto, velocità che viene ulteriormente ridotta per consentire l'avvicinamento alla banchina con i rimorchiatori". È quanto scrive ancora Snam nelle controdeduzioni presentate al commissario Giani sul progetto del  rigassificatore di Piombino (Livorno). 

Giani: "Autorizzazione entro il 27 ottobre"

Il commissario e presidente della regione Toscana ha fatto sapere che per il rigassificatore "è possibile" che "si possa osservare osservare per l'autorizzazione il tempo previsto dalla legge, che è entro il 27 ottobre». Così ha dichiarato il governatore a margine del salone Expomove oggi a Firenze. In risposta alle domande dei giornalisti sulle controdeduzioni presentate da Snam,  Giani ha sottolineato che "più arrivano osservazioni per il rigassificatore, e contemporaneamente le controdeduzioni che Snam o i ministeri competenti secondo la loro valutazione fanno, e più mi rendo conto che ci sarà un grande carico di prescrizioni da osservare nel posizionare il rigassificatore a Piombino. Ma da un punto di vista di ragionevolezza, ogni giorno che passa vedo che la cosa è possibile". Il governatore ha ricordato che "nella delibera della Regione c'è anche il memorandum Piombino, e conseguentemente l'intesa con lo Stato si raggiunge attraverso quelle opere complementari, strade, bonifica, infrastrutture ed energie rinnovabili, che noi abbiamo posto come contraltare del rigassificatore. Su questo sono anche convinto che ormai vi sia una tale consapevolezza che l'opera è di un livello nazionale per abbattere i costi delle bollette, per avere più autosufficienza energetica, che anche lo Stato sarà benevolo nel realizzare quelle cose che a Piombino erano state promesse e mai realizzate, ma che ora si faranno". 

Il sindaco: "Nostro no è chiaro" 

Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari ribadisce la sua contrarietà al progetto. "Apprendiamo che Snam sta valutando siti per la collocazione dell'impianto off-shore e pretendiamo la garanzia che Piombino non sia tra questi. Davanti alle nostre coste c'è il Santuario dei cetacei, un'area marina protetta di grandissimo valore, e l'Arcipelago toscano. Lo diciamo da sempre: i danni che la collocazione di un impianto a largo potrebbe causare sono incalcolabili", ha dichiarato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari. "La contrarietà del Comune e della città alla realizzazione dell'opera in porto - prosegue - è stata già cristallizzata nelle centinaia di pagine di pareri che abbiamo depositato in Regione e presentato nel primo appuntamento della Conferenza dei servizi. In questa seconda riunione, affronteremo i tempi dell'eventuale permanenza in porto e del dopo Piombino. Ferma restando l'assoluta contrarietà alla collocazione dell'impianto in porto che abbiamo già chiarito e continueremo a sostenere, Piombino deve essere tassativamente esclusa dalle opzioni per l'off-shore".