Rigassificatore Piombino, scontro Calenda-cittadini: "É necessario", "No, non ci vendiamo"

Il segretario di Azione, in tour elettorale nella cittadina toscana, è stato contestato da alcuni attivisti

Piombino (Livorno), 7 settembre 2022 - Appena arrivato a Piombino si è trovato subito a fronteggiare alcuni attivisti del no al rigassificatore. Tappa elettorale nella cittadina costiera toscana per il segretario di Azione Carlo Calenda. Tema caldissimo a livello nazionale è quello del progetto di rigassificatore per la stessa Piombino: si tratta di una nave che verrebbe ormeggiata in modo permanente in porto e permetterebbe un rifornimento di gas costante. Un'opera strategica nell'ambito della crisi energetica conseguente alla guerra in Ucraina. Un'opera intorno alla quale la tensione resta altissima, visto che i piombinesi la reputano molto rischiosa. 

All'arrivo alla stazione portuale di Piombino Marittima, Calenda è stato subito avvicinato da un paio di attivisti. "Non ci vendiamo, non vogliamo mancette in cambio del rigassificatore. Non vogliamo quell'opera che è molto pericolosa". "Il rigassificatore è strategico, servirà a tutta l'Italia nel difficile inverno che ci troveremo ad affrontare. Piombino ha le caratteristiche perfette e il rigassificatore è sicuro", ribatte Calenda nell'accesa discussione che si è svolta di fronte alle telecamere e ai microfoni delle tante tv che stavano seguendo la visita del segretario.

Il confronto tra Calenda e una attivista a Piombino
Il confronto tra Calenda e una attivista a Piombino

"Ci sono delle opere - dice Calenda - che vengono realizzate nell'ottica della sicurezza nazionale e il rigassificatore è una di queste". Il segretario parla poi delle opere di compensazione che Piombino avrebbe in cambio del rigassificatore. "Non ci vendiamo per una mancetta - dicono gli attivisti - Questa opera ci viene calata dall'alto, nessuno l'ha concertata con la città". 

"Se ragionassimo come voi - dice Calenda - dovremmo cancellare i rigassificatori in Puglia e in Sicilia, si bloccherebbe l'Italia". 

In un altro momento di confronto, sempre fuori dalla stazione marittima di Piombino, una donna ha esposto uno striscione "Calenda vattene" proprio mentre passava l'auto del segretario di Azione. Che si è fermato. Ne è nato un confronto serrato sempre sul tema del rigassificatore ma rimasto nei confini della discussione, pur accesa.