Per approfondire:
- Articolo: I "No rigassificatore": a Piombino la manifestazione in piazza e sulle barche / VIDEO
- Articolo: Il fronte del ‘no’: "Le perplessità restano inalterate"
- Articolo: Piombino, i pescatori: "Il rigassificatore ci ucciderà. Vogliamo salvare mare e lavoro"
- Articolo: Ferrari: "Il presidente Giani ci ha convocato ma era già tutto deciso"
Piombino, 21 giugno 2022 - La nave rigassificatrice è già stata acquistata da Snam su mandato del ministero della Transizione Ecologica. La Golar Tundra (300 metri di lunghezza, 44 di larghezza) è del 2015 ed è stata pagata 330 milioni di euro. Può funzionare come gasiera e come rigassificatrice. E’ nel mare tra Indonesia e Cina: Snam la sta noleggiando in attesa dell’impiego previsto nel marzo 2023 a Piombino. I tecnici hanno spiegato che il porto toscano è quello con tempi più rapidi per l’installazione del rigassificatore che sarà ormeggiato alla banchina più lontana degli slot dei traghetti. La nave dovrebbe essere piazzata alla banchina Pim (a circa 2 km in linea d’aria dalla stazione marittima), con una distanza di sicurezza più che ampia: secondo quanto riferito dai tecnici, la fascia di rispetto per questi impianti prevista dalla direttiva Seveso è di 300 metri. Le attività del porto possono continuare. Ma l’impianto non piace al Comitato del No al Rigassificatore che sabato ha portato in piazza circa 2.000 persone. E non piace neanche ai sindaci della val di Cornia, sia Pd che civici, che di destra. Il ministro Cingolani ricorda che senza il rigassificatore a Piombino saremo costretti a fermare le fabbriche e razionare gas ed elettricità in tutta Italia. Il sindaco di Piombino: "«Decisione già presa senza tenere conto dei nostri problemi» «Ci doteremo di studi tecnici, giuridici e ambientali per proteggere la città. Abbiamo già richiesto al Ministero tutti i documenti che hanno portato a scegliere Piombino e ad escludere tutti gli altri porti italiani». Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari è contrario, come i suoi colleghi della Val di Cornia, al progetto del rigassificatore a Piombino. Le obiezioni sono essenzialmente due: l’impatto dell’impianto sul porto (e sull’ambiente) e la velocità dell’intervento su Piombino confrontata agli anni di ...
© Riproduzione riservata