Giani: "Sì al rigassificatore a Piombino e alle pale eoliche in Mugello"

Il presidente della Regione, dopo le verifiche di sicurezza e le garanzie sull'attività portuale, si dice favorevole agli impianti. Il sindaco Ferrari continua sulla linea del no, ecco perché

Pannelli solari e pale eoliche

Pannelli solari e pale eoliche

Firenze, 12 luglio 2022 - Pale eoliche in Mugello e rigassificatore a Piombino. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, interviene sulla questione della realizzazione degli impianti.

Riguardo alle pale eoliche il governatore afferma a 'Morning News' su Canale5:  "Noi le vogliamo, smettiamo di dare la colpa alle comunità locali. La Sovrintendenza è un organismo che risponde al Governo, noi le abbiamo approvate le pale eoliche e ci troviamo questi 'nò che spesso vengono dagli organi periferici dallo Stato, non vengono dalle comunità locali. Non parliamo con superficialità di queste cose. E anche su Piombino - aggiunge poi parlando del rigassificatore - in me trovate uno che ci ha messo la faccia per mettere il rigassificatore, ma chiedo che non si metta lì con superficialità, ma che si garantisca la sicurezza, si dica che si mette per tre anni perché la guerra in Ucraina non dura 25 anni come il contratto di Snam. Occorre anche su queste cose essere molto seri. Noi siamo per il 'sì', ma le cose si devono fare bene".

Sul rigassificatore di Piombino "riteniamo che dobbiamo avere le garanzie, il rigassificatore non può condizionare l'attività del porto. Snam ha presentato un'istanza per 25 anni e questo è inaccettabile anche per me, che come commissario posso chiedere alla popolazione un sacrificio per un periodo transitorio di non più di tre anni per consentire di attivare la rigassificazione", spiega Giani.

 Collegato proprio da Piombino, il sindaco Francesco Ferrari spiega che "noi siamo contrari per questioni di sicurezza non esistono in Italia rigassificatori all'interno di un porto, i tre rigassificatori hanno regole ben precise, c'è un raggio di sicurezza di diversi chilometri". Ferrari ricorda che "nell'arco di qualche mese potrebbero essere riaperti i pozzi nell'Adriatico che darebbero 30 miliardi di metri cubi all'anno per il nostro Paese, invece vogliamo parcheggiare all'interno di un porto, per minimo due anni, una nave che ha un'autonomia di 5 miliardi di metri cubi all'anno. In dispregio alla sicurezza, all'ambiente e all'economia di questa città. Io ho forti dubbi sulla correttezza del procedimento amministrativo, noi vigileremo perché credo che le norme sulla sicurezza non potranno essere rispettate. Con Giani ci siamo confrontati più volte, il nostro punto di vista è contrario, non è egoismo, ma è buonsenso".

Per Giani la posizione di Ferrari "ricalca quello che può vivere una comunità come Piombino. Da commissario in questo momento non mi sto ponendo come esecutore, ma come garante delle istanze della comunità. Se c'è una capacità di iniziativa da parte del Governo su Piombino e la stretta necessità di tenere questa nave, con tutte le garanzie di sicurezza ambientali e di impatto con il porto per un paio di anni o tre, a mio giudizio probabilmente ci sono le condizioni per collocare questo rigassificatore".