Rifiuti pericolosi, arresti e sequestri. L'indagine riguarda anche Arezzo e Lucca

Operazione della della Direzione distrettuale antimafia di Ancona. I carabinieri forestali hanno eseguitio dodici misure cautelari

Carabinieri forestali

Carabinieri forestali

Firenze, 15 aprile 2019 - Associazione a delinquere e attivita' organizzata per il traffico illecito di rifiuti speciali, falso in atto pubblico da parte di "un'organizzazione criminale finalizzata all'accumulo di 11.000 tonnellate di rifiuti pericolosi prodotti dalla frantumazione dei monitor e televisori a tubo catodico, abbandonati presso gli spazi aziendali di due ditte nei Comuni di Falconara ed Agugliano", in provincia di Ancona.

E' sulla base di queste accuse che nei giorni scorsi 50 Carabinieri Forestali dei Gruppi di Ancona, Arezzo, Rimini e Lucca hanno eseguito misure cautelari personali e reali a carico di 12 persone e due societa', disposte dal GIP del Tribunale di Ancona. L'operazione nell'ambito di un'indagine iniziata nel 2017, diretta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Ancona e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Ancona NIPAAF e della Stazione Carabinieri Forestale di Ancona.

L'indagine e' stata chiamata 'Raehell' per la grave situazione ambientale creata presso uno di questi due siti, in Comune di Agugliano, area peraltro vincolata paesaggisticamente e percorsa da un torrente demaniale. Le misure cautelari personali hanno riguardato quattro residenti in provincia di Arezzo, un  34enne agli arresti domiciliari, due sessantenni colpiti da obbligo di dimora, un 56enne colpito da misura interdittiva. Disposto inoltre il sequestro per equivalente di denaro o altri beni per un totale di 3.190.000 euro, attraverso il blocco dei conti correnti bancari e postali di 6 indagati  e 2 società con sedi legali nelle Provincie di Ancona e Rimini.