"Dai rifiuti nascerà carburante. Cambia tutto in Toscana": la Regione e l'accordo con Eni

Il presidente della Regione Enrico Rossi presenta il piano per la realizzazione di un impianto a Livorno

La raffineria di Stagno

La raffineria di Stagno

Livorno, 5 luglio 2019 - Un imbianto di biometanolo, un carburante che si ricava dai rifiuti e che sarà prodotto con gli scarti di rifiuti solidi urbani di tutta la Toscana. Un impianto che sorgerà a Livorno, nell'attuale sito dell'Eni, l'ex Stanic, nel giro di tre anni. L'annuncio è del presidente della Regione Enrico Rossi, che ha presentato un piano-rifiuti per la Toscana, "che ci avvicina agli standard europei e che lancia un messaggio a quello che sarà il futuro presidente della Regione". Il presidente ha parlato dello spinoso tema rifiuti in una conferenza stampa. Nel protocollo entra anche Alia. 

«Porteremo in Consiglio regionale una variante al piano dei rifiuti per la realizzazione, nel sito di Case Passerini, di un impianto di selezione dei rifiuti anziché un termovalorizzatore. Non abbiamo bisogno di un inceneritore", ha aggiunto Rossi. 

L'impianto sarà alimentato da 200mila tonnellate annue di scarti, ma con lo sviluppo delle raccolte differenziate si stima che al 2030 si possano ottenere 400mila tonnellate annue da destinare alla produzione di carburanti e combustibili rinnovabili. Al nuovo impianto potrà essere destinato, secondo la Regione, un flusso di rifiuti pari a quello che il vecchio piano regionale prevedeva per il termovalorizzatore della Piana fiorentina, mai realizzato. Il biometanolo prodotto potrà essere venduto.

 «Con questa decisione - ha detto Rossi - ci collochiamo al top delle indicazioni dell'Europa». Il protocollo per realizzare l'impianto è stato approvato in giunta regionale. 

Secondo Federica Fratoni, assessore regionale all'ambiente, la variante potrebbe approdare in Consiglio nell'ultima seduta prevista nel mese di luglio, ovvero quella fissata per i giorni 23 e 24. Il nuovo impianto da realizzare a Case Passerini, attraverso l'attività di selezione, produrrebbe il Css (combustibile solido secondario) da inviare alla bioraffineria, che produrrà biometanolo con Css e plasmix (le plastiche eterogenee non riciclabili).