Scuola, dad addio: ecco tutte le nuove regole del rientro

Novità su mascherine, didattica a distanza e sanificazioni: il vademecum del Ministero

La scuola riparte senza dad e mascherine

La scuola riparte senza dad e mascherine

Roma, 29 agosto 2022 - Con un lieve raffreddore lo studente potrà entrare in classe, ma con la mascherina. Chi sta bene, invece, da settembre frequenterà finalmente le lezioni a viso scoperto. Sparisce, ancora, la dad per chi è positivo. Insomma, si torna ai ‘vecchi’ tempi: chi è malato sta a casa e si riposa in attesa della guarigione.

È una ripartenza scolastica all’insegna di una ritrovata normalità quella che attende studenti, docenti e personale non docente. Il Miur ha inviato alle scuole il vademecum sulle misure anti-covid. Nelle linee guida per l'anno scolastico 2022-23, dalle “strategie di contrasto della diffusione” della malattia si passa alle “strategie di mitigazione”. L’obiettivo è chiaro: garantire il più possibile le lezioni in presenza.

Mascherina solo per i fragili

La principale novità rispetto agli anni scorsi è che non ci sarà più l’obbligo generalizzato di indossare la mascherina a scuola per gli studenti sopra i 6 anni (per i bambini fino a 5 anni, la mascherina non è mai stata obbligatoria neppure all’inizio dell’emergenza coronavirus). Le Ffp2 restano solo per i fragili, alunni e componenti del personale scolastico che potrebbero sviluppare forme severe di Covid-19. Va indossata la protezione anche in caso di lieve raffreddore. Se invece l’alunno presenta una sintomatologia compatibile con il Covid ed ha febbre, allora naturalmente non può entrare in classe.

Dad

Niente più didattica a distanza per chi è positivo. Dato che lo stato d’emergenza è finito il 31 marzo, almeno per il momento scompare la Dad. Insomma, la presenza di casi di positività non interrompe in alcun caso lo svolgimento della didattica in presenza, né preclude la possibilità di svolgere uscite didattiche e viaggi di istruzione. Fino allo scorso anno, le lezioni on line scattavano dopo il quarto caso di positività. Adesso, la Dad non scatta mai.

Gestione dei casi positivi

Il personale scolastico, i bambini o gli studenti che presentano sintomi indicativi di infezione da Sars-CoV-2 verranno, prima di andare a casa, ospitati nella stanza dedicata o area di isolamento, appositamente predisposta e, nel caso di bambini o alunni minorenni, dovranno naturalmente essere avvisati i genitori. Al momento le persone risultate positive al test diagnostico per SARS-CoV-2 sono sottoposte alla misura dell’isolamento. Per il rientro a scuola è necessario l’esito negativo del test (molecolare o antigenico) al termine dell’isolamento.

Niente più misurazione della temperatura corporea

Per accedere ai locali scolastici non è prevista alcuna forma di controllo preventivo da parte delle Istituzioni scolastiche. Se poi durante le lezioni un alunno inizia ad avere sintomi respiratori acuti, vomito, diarrea o forte mal di testa, allora deve essere trasferito nell’aula Covid, prima di far ritorno alla propria abitazione.

Alunni fragili

I genitori degli alunni che a causa del virus SARS-CoV-2 sono più esposti al rischio di sviluppare sintomatologie avverse devono comunicare all’istituzione scolastica tale condizione in forma scritta e documentata, precisando anche le eventuali misure di protezione da attivare durante la presenza a scuola. A seguito della segnalazione ricevuta, la scuola valuta la specifica situazione in accordo con il dipartimento di prevenzione territoriale ed il pediatra-medico di famiglia per individuare le opportune misure precauzionali da applicare per garantire la frequenza dell’alunno in presenza ed in condizioni di sicurezza.

Apertura delle finestre

Una delle principali misure di prevenzione del Covid resta, per l’Istituto superiore di sanità, quella di cambiare spesso l’aria attraverso una frequente apertura delle finestre.Eventuali dispositivi aggiuntivi di sanificazione, purificazione e ventilazione delle aule e dei locali scolastici potranno essere presi in considerazione solo come misura integrativa. Prima, però, i presidi dovranno richiedere all’Asl un monitoraggio della qualità dell’aria. Solo dopo questa valutazione i presidi potranno rivolgersi agli enti locali proprietari degli istituti per installare i sanificatori.

 

Attenta sanificazione

Le autorità sanitarie confermano la necessità di una sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati di Covid.

Sparisce l’organico Covid

Con la fine dello stato d’emergenza, non è stato rinnovato l’organico Covid. Si trattava di 55mila contratti tra docenti e personale tecnico-amministrativo (Ata), grazie al quale, nei mesi scorsi, si è potuto dare supporto alle scuole nella gestione delle attività sia didattiche sia amministrative.

Tornano i prof no vax

I docenti che erano stati sospesi possono tornare ad insegnare. Si tratta di circa 10mila persone, tra docenti e non docenti. Fino al 15 giugno il personale docente non vaccinato non poteva essere a contatto con gli alunni. Adesso, invece, torna tutto regolare

Nidi e infanzia

Tornano in classe anche i piccini, purché senza febbre o sintomi influenzali. Se però la curva dei contagi dovesse risalire, allora si ritornerebbe alle ‘bolle’, ovvero ai gruppi stabili, oltre al distanziamento di un metro tra gli adulti e all’utilizzo di mascherine per tutto il personale.

Doppio livello di misure

Siccome la pandemia ci ha abituato ad aumenti repentini dei contagi, ecco che l’Iss ha previsto un doppio livello di misure per il rientro in classe. Ecco che se la situazione precipiterà per l’ennesima volta si potrebbe tornare al distanziamento di un metro, all’obbligo di mascherine ed ai turni in mensa.