Toscana, pochi vaccini. E il piano per l’immunità è tutto da rivedere

A febbraio immunizzate solo 70mila persone. Il nodo di AstraZeneca. Anziani, niente prenotazione ma appuntamento col proprio dottore

Vaccini

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Firenze, 2 febbraio 2021 - Una rivoluzione continua. Il piano toscano delle vaccinazioni non trova pace. Ma il problema principale è che a febbraio arriveranno solamente 205mila vaccini e che se ne dovrà mettere da parte il 30% (circa 60mila) per farne scorta e, nel caso ci dovessero essere ritardi nelle consegne, con quelli garantire i richiami. Dunque da 205mila si scende a 145mila, utili per vaccinare (con le due dosi) circa 72mila toscani. Pochi, quindi. Si replica come nel mese di gennaio: fino a ieri erano state somministrate in Toscana oltre 126mila dosi con 49mila persone che hanno già ricevuto la vaccinazione completa. Non decolla la campagna vaccinale: basta guardare i numeri e considerare che a gennaio non c’era il terzo vaccino di AstraZeneca e che di Moderna erano arrivate solamente 5.300 dosi, proprio ieri poi la nuova consegna da 4.510, ma siamo già a febbraio. Cosa succederà nei prossimi giorni? Non è ancora stato raggiunto un accordo con i medici di medicina generale. Il governatore Giani li incontrerà nelle prossime ore. Si ipotizza che saranno loro a vaccinare gli ultraottantenni – le persone con la priorità più elevata della fase 2 – che sono 283mila, quindi molti di più dei vaccini in arrivo a febbraio.

I vaccini di AstraZeneca previsti a febbraio sono 27.000, dovrebbero arrivare prima della metà del mese, quando la Regione farà scattare fase 2, utilizzandoli subito. Altri 40mila il 28 febbraio. A chi, dove li faranno e come si prenoterà? Il farmaco di AstraZeneca è destinato a chi ha meno di 55 anni, anche se per le condizioni di necessità non viene escluso che, come in Germania, anche in Italia si possa estenderne presto l’utilizzo fino ai 65 anni. Tra le categorie prioritarie insegnanti, lavoratori dei servizi essenziali, forze dell’ordine, carcerati e persone che vivono in comunità. Tra di loro, chi non ha compiuto 55 anni sarà vaccinato con AstraZeneca, chi ne ha di più, ed è esposto a un rischio maggiore, dovrà aspettare che arrivino dosi a sufficienza di Pfizer e Moderna che prima dovranno essere somministrati agli ultraottantenni, agli over 70, poi agli ultrasessantenni, poi ai pazienti fragili. Il farmaco di AstraZeneca per ora sarà somministrato nelle medie strutture vaccinali. Poi, quando ne arriverà in quantità nei grandi hub: se ne prevedono 15 in Toscana. Tre sono stati individuati ed è già cominciato l’allestimento nell’area dell’Asl Toscana centro: il Mandela Forum a Firenze, la ‘cattedrale’ a Pistoia, il Creaf 2 a Prato; scartati perché inadeguati il Mercato dei fiori di Pescia e la galleria commerciale dell’ospedale San Giuseppe a Empoli. Per prenotare, doppio canale: su internet e call center telefonico. Mentre gli over 80 potranno rivolgersi direttamente al medico di famiglia per fissare un appuntamento. Ma sempre da metà mese.