Tav, residenti preoccupati: "E adesso?"

Via Zeffirini, gli abitanti in ansia

Due dei residenti

Due dei residenti

Firenze, 23 luglio 2016 - Delusi, arrabbiati ma soprattutto molto preoccupati. Il giorno dopo la decisione di modificare il progetto iniziale del sottoattraversamento dell’alta velocità ferroviaria, i residenti di via Onofrio Zeffirini sono letteralmente senza parole. "Basta accendere la televisione o leggere un giornale per sentire ogni giorno i nostri politici parlare di crisi, di tagli e di nuovi sacrifici – sottolinea Angela –. Sacrifici che ovviamente sono i cittadini a dover fare. Ecco, pensare che son stati buttati al vento oltre settecento milioni di euro fa rabbia. Anzi, provoca un dolore fisico. Io non sono una tecnica e non posso certo dire se era meglio realizzare una stazione qui, se era al contrario più intelligente utilizzare le stazioni già esistenti. Di una cosa però sono certa: hanno sventrato un angolo di città, hanno creato un danno a persone che avevano investito i propri soldi per acquistare una casa e ora dicono: scusate ci siamo sbagliati. No, così non va davvero bene. Tra l’altro sono certa che nessuno pagherà, in Italia è considerato qualcosa di normale. In un paese estero, in Germania o in Francia ci sarebbero state delle conseguenze. Qui no, anzi magari chi ha insistito per quest’opera inutile ora avrà una bella promozione".

Angela ovviamente non è l’unica tra i residenti di via Onofrio Zeffirini arrabbiati. Alcuni, nel corso dei mesi, ha preso la drastica decisione di vendere. è ormai diventato «famoso» nella zona la decisione di vendere un super attico, con una vista a 360 gradi su tutta la città, ad una cifra modesta, almeno cinque volte meno il suo valore commerciale pre-Tav. "Ci sono state manifestazioni, atti di protesta, non è servito a nulla. E ora chi ci assicura che i lavori saranno terminati con precisione? – si chiede Luciano –. Mi spiego meglio: ci sono stati dei lavori vicino alla falda acquifera, non vorrei ritrovarmi a vivere in un immobile che ha problemi di stabilità strutturale. Sono davvero schifato: questa zona era bellissima, piena di alberi e di verde. Un piccolo angolo di paradiso che hanno voluto distruggere per il loro interesse personale".