Pasqua in zona rossa, tutte le regole

All’estero si può andare (anche se Di Maio lo sconsiglia). Albergatori italiani sulle barricate. Tutti gli stop regione per regione

Controlli in zona rossa (foto Cristini)

AREZZO ZONA ROSSA CONTROLLI DELLA POLIZIA MUNICIPALE

Firenze, 30 marzo 2021 - Sarà una Pasqua in zona rossa con grandi limitazioni negli spostamenti per quasi tutta l’Italia. L’unica deroga è per le festività fra il 3 e il 5 aprile, vigilia, Pasqua e Pasquetta, quando sarà possibile visitare amici o parenti: due adulti con minori di 14 anni o persone non autosufficienti potranno spostarsi verso altre abitazioni private all’interno della stessa regione una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22. Ovviamente restano consentiti gli spostamenti per motivi di salute, lavoro o necessità.

Sarà anche possibile raggiungere le seconde case, esclusi gli affitti brevi, anche se situate in un’altra regione o provincia autonoma. Prima di farlo, tuttavia, è necessario controllare le disposizioni delle singole regioni, che possono cambiare le regole: è il caso di Valle d’Aosta, Alto Adige, Toscana, Liguria, Marche, Campania, Puglia e Sardegna che vietano il trasferimento nelle seconde case mentre la Sicilia chiede di effettuare un tampone 48 ore prima dell’arrivo.  Il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, ha firmato un’ordinanza per vietare "di recarsi nelle seconde case, che siano di persone che arrivano da fuori regione o in affitto di persone residenti in Liguria".

Il provvedimento sarà valido da domani al 5 aprile compreso. La stessa misura varrà per le imbarcazioni e le strutture fisse all’interno di camping (bungalow, roulotte). Nonostante le restrizioni in Italia, Astoi Confindustria Viaggi, l’associazione dei tour operator, ha ottenuto dal ministero dell’Interno la possibilità di recarsi all’estero nei Paesi aperti al turismo, una trentina, seguendo sempre il protocollo sanitario dell’autodichiarazione e del test molecolare o genico all’arrivo o al rientro. La decisione ha scatenato l’ira degli albergatori. "Un insulto alla logica che si traduce in danno enorme per le nostre imprese turistiche", denuncia Federalberghi Roma. E arriva anche l’appello del ministro Di Maio: "Sconsigliamo ai cittadini di andare all’estero, siamo in una fase particolarmente complicata della pandemia, all’insegna di varianti molto aggressive".

A tavola in famiglia

Per le riunioni familiari a Pasqua non ci sono indicazioni precise sul numero di persone che si possono invitare. Resta la raccomandazione a non invitare persone diverse dai conviventi. Non più di due, è il parere degli scienziati.

Gita fuori porta

Niente gita fuori porta anche quest’anno. Il motivo ’turistico’ non è ammesso. Posssibile invece andare nella seconda casa o fare visita a parenti e amici.

Visite ai parenti

Fra il 3 e il 5 aprile, è possibile far visita a parenti e amici ma verso una sola abitazione, una sola volta al giorno, al massimo in due persone oltre ai figli minori di 14 anni o ai disabili o non autosufficienti conviventi.

Viaggi in auto

In macchina si potranno trasportare al massimo due non conviventi che dovranno sedersi dietro e indossare la mascherina. Davanti invece solo il guidatore.

Seconde case

Consentito raggiungere le seconde case per le famiglie che avevano l’immobile in proprietà o in affitto prima del 14 gennaio. Divieto in Valle d’Aosta, Alto Adige, Liguria (anche per i residenti), Toscana, Marche, Puglia, Campania e Sardegna

La Messa

Le chiese sono aperte, la veglia del Sabato Santo sarà anticipata per rispettare il coprifuoco che scatta alle 22. Si raccomanda di scegliere la chiesa più vicina.

Ristoranti chiusi

Niente pranzo di Pasqua al ristorante: i locali sono chiusi. Dovremo quindi rinunciare anche a questa tradizione. Possiamo però ordinare il pranzo. Restano consentite infatti le attività di asporto e consegna a domicilio.

Le passeggiate

Si potrà uscire per una passeggiata (vicino alla propria abitazione) e anche andare al parco. Nel secondo caso, però, potrebbero intervenire restrizioni locali

I viaggi all’estero

Ci si potrà recare all’estero nei Paesi aperti al turismo, seguendo sempre il protocollo dell’autodichiarazione e del test molecolare o genico all’arrivo o al rientro. L’elenco dei paesi è molto esteso, dall’Andorra all’Ungheria.