Monopattini, la Regione gioca d’anticipo. Casco subito obbligatorio

"Diamo a Comuni e Province la base giuridica per le ordinanze". Ora l’atto deve soltanto passare dalle commissioni ed essere votato dal Consiglio: "Siamo i primi in Italia a regolare il fenomeno"

Una scena che vedremo sulle nostre strade ancora per pochi giorni

Una scena che vedremo sulle nostre strade ancora per pochi giorni

Firenze, 10 settembre 2021 - Giani brucia tutti sul tempo e allaccia il casco ai toscani. Poche settimane, il tempo che l’iter in Consiglio regionale compia il suo percorso (poco di più che una formalità), e l’anarchia sui monopattini – mezzi elettrici capaci di arrivare anche a 25 chilometri orari che stanno impazzendo (termine quantomai appropriato vista l’overdose di viaggi in due a bordo, contromani, rossi bucati e azzardatissimi dribbling tra i passanti) – verrà debellata.

Ieri il disegno di legge firmato dal governatore e dell’assessore Baccelli (“Disposizioni urgenti per la sicurezza urbana e la fruibilità dei centri abitati e per la prevenzione degli infortuni e i decessi legati all’uso di monopattini a propulsione prevalentemente elettrica assimilati a velocipedi“) è arrivato ai gruppi consiliari del consiglio regionale. Tre i punti chiave: l’obbligo del casco, la vigilanza e il monitoraggio dell’incidentalità.

L’obiettivo è quello di tradurre in legge il tutto nel giro di pochi giorni (servono i passaggi in commissione e il voto in Consiglio) e bruciare sul tempo il governo che pure è impegnato nel varare una legge nazionale in materia ma al contempo impantanato in una serie di grattacapi. In primis ci sarebbero le esigenze igieniche legate alla pandemia che contrastano con l’utilizzo del casco in modalità noleggio con gli utenti che di fatto si scambierebbero la protezione più volte durante il giorno. Il problema tuttavia – ma a Roma i tempi tendono sempre a dilatarsi – sarebbe risolvibile, come ricordato nei giorni scorsi in un’intervista a La Nazione dall’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti, "con le cuffiette isolanti o gli strap con la pellicola igienizzata da togliere".

Al netto di ciò Giani avanza senza tentennamenti. "Saremo i primi in Italia a mettere il casco obbligatorio sui monopattini – dice soddisfatto il governatore che esclude sorprese al voto in consiglio – Se infatti sulla questione delle targhe non abbiamo possibilità di intervento, sul tema della salute, infatti, nel quale rientra chiaramente la mobilità sui nuovi mezzi la Regione ha potestà di integrare una legge statale".

Quindi cosa succede adesso? Nei mesi scorsi il sindaco Dario Nardella si era visto bocciare dal Tar l’ordinanza sull’obbligatoriertà del casco dopo il ricorso delle società di noleggio. Giorni fa il primo cittadino ha annunciato che un nuovo provvedimento entrerà in vigore dal primo dicembre. Di fatto la mossa di Giani agevola il tutto. "Certo, noi come Regione, forniremo la base giuridica ai Comuni e alle Province per attuare i loro obblighi evitando così ordinanze motu proprio. La Toscana diventa apripista a livello nazionale, anticipa Roma e diventa così un modello visto che l’emergenza monopattini è avvertita più o meno nello stesso modo in tutta Italia, in particolare nelle regioni con importanti città d’arte. "Siamo già stati contattati da alcune Regioni che chiedono come attuare la porposta di legge" conclude Giani.

Il problema dei monopattini impazziti tiene banco da mesi. Ancora l’assessore Giorgetti aveva di recente evidenziato i provvedimenti imminenti di Palazzo Vecchio. "Dobbiamo spiegare intanto una volta per tutte che il monopattino può essere usato solo in strada o sulle piste ciclabili. E mezz’ora dopo il tramonto vanno indossate le bretelle catarifrangenti o il giubbetto" ha detto il responsabile della mobilità fiorentina che ha poi specificato come una delle battaglie più importanti è quella legata alla segnaletica dei mezzi elettrici: "Sarebbe necessario dotare tutti i monopattini di frecce luminose. Non si può lasciare il manubrio per indicare a mano la svolta...".