Reddito di cittadinanza, la carica dei 123mila. In Toscana un bonus di 464 euro al mese

Ma pochi trovano un impiego e abbandonano il sostegno. Firenze, Pisa e Livorno in testa alla classifica di chi ne beneficia

Foto di repertorio (Ansa)

Foto di repertorio (Ansa)

Firenze, 14 marzo 2022 -  Accompagnare il reddito di cittadinanza con politiche attive del lavoro al fine di sostenere, da una parte, i cittadini ma di avviare, dall’altra, anche un percorso virtuoso che conduca possibilmente ad un impiego. Ancora però l’obiettivo sinergico non è raggiunto. Molti in Toscana percepiscono il sussidio (reddito o pensione di cittadinanza), troppi non lo abbandonano perché non hanno trovato un’opportunità di uno stipendio più o meno stabile.

I dati della sede Inps Toscana dicono che i nuclei familiari che godono dei sostegni (reddito o pensione) di cittadinanza sono 59.951, il numero di persone coinvolte è 123.869 per un importo medio mensile erogato di 464,81 euro. Numeri in crescita negli ultimi anni: nel 2019 i nuclei erano 41.425, le persone 91.714 e l’importo medio mensile 412,5 euro, nel 2020 i nuclei sono saliti a 55.421, le persone a 119.919 e l’importo medio mensile a 449,93.

Tra le province nel 2021 in testa per erogazione di sussidi c’è quella di Firenze con 26.551 persone coinvolte, Pisa con 15.597, Livorno con 14.721, Lucca con 14.479, Prato con 11.412, in fondo c’è Siena con 5.994 persone coinvolte. L’importo medio mensile più elevato è nella provincia di Prato con 499,71 euro.

In Italia le famiglie che a gennaio hanno avuto il reddito di cittadinanza sono state 1,22 milioni per 2,86 milioni di persone coinvolte e un importo medio a nucleo di 576 euro. Le famiglie che hanno avuto la pensione di cittadinanza sono state 121.652 per 138.427 persone coinvolte e un importo medio di 281 euro. L’importo medio - spiega l’Inps - varia con il numero dei componenti il nucleo familiare, e va da un minimo di 445 euro per i monocomponenti a un massimo di 763 euro per le famiglie con sei o più componenti.

La distribuzione per aree geografiche relativa vede oltre 577mila persone interessate al Nord in 293mila famiglie beneficiarie del sussidio, quasi 420mila al Centro in oltre 210mila famiglie beneficiarie e più di due milioni nell’area Sud e Isole in quasi 843mila famiglie. Le revoche hanno riguardato 4.672 nuclei e le decadenze sono state 991.

Solo circa il 15 % di media di coloro che ricevono il sussidio trovano durante il percorso un impiego. L’Inps, nelle sue sedi decentrate, svolge controlli a a campione attraverso le verifiche degli ispettori. Le indagini vengono fatte solitamente dopo l’accettazione della domanda. Controlli e indagini sono svolti, a caccia dei furbetti del reddito, da parte degli investigatori della Guardia di Finanza, della Polizia e dei Carabinieri.

L’ultimo caso a Città di Castello dove è stata denunciata una truffatrice che, per ben due volte, era riuscita a percepire irregolarmente il reddito di cittadinanza. La donna, una 60enne, agli uffici dell’Inps di Città di Castello aveva dichiarato falsamente di essere in possesso di un permesso di soggiorno Ue di lungo periodo. La donna ha inoltre presentato istanza per essere ammessa al reddito di cittadinanza, beneficio che le è stato concesso e le ha consentito di intascare un importo complessivo di circa 3mila euro. Poi ha avanzato analoga domanda anche agli uffici Inps di Sestri Levante, anche questa accolta, permettendole di ottenere un’ulteriore erogazione. Il comportamento è finito nelle maglie del Commissariato umbro che ha avviato le indagini, riuscendo a scoprire la truffa architettata dalla donna. Dopo aver informato l’Inps, che ha immediatamente provveduto a revocare il beneficio, la donna è stata denunciata per truffa.

 

Luigi Caroppo