L’eredità del rave party. Trenta camion di rifiuti e il rischio coronavirus

I partecipanti alla festa a base di musica e sostanze stupefacenti si sono dispersi in mille piccoli rivoli, soprattutto in Maremma. Il sindaco di Valentano: "Pulizia urgente, ma una cosa è certa: i cittadini non tireranno fuori un euro. Hanno subito un danno enorme"

La desolazione della Tenuta di Mozzano, dopo il rave party (Aprili)

La desolazione della Tenuta di Mozzano, dopo il rave party (Aprili)

Grosseto, 21 agosto 2021 - Il rave party è finito, il campo sgomberato, ma i suoi partecipanti, come un fiume in piena che si divide in tanti rivoli, stanno invadendo, in piccoli gruppi, la Maremma del sud. Se infatti i paesi delle Colline del Fiora (Sorano, Pitigliano, Manciano) finalmente respirano, ora ad essere presa di mira è la costa che va da Giannella (Orbetello) fino a Marina di Grosseto, passando per i paesaggi incontaminati del Parco della Maremma. E sono state proprio le guardie del Parco, ieri, a compiere un doppio intervento a Talamone e a Principina a Mare. E’ stato infatti smantellato un vero e proprio campeggio abusivo sorto nottetempo nell’area di sosta degli itinerari di Talamone, di fronte all’area archeologica della Cisterna romana. Al suo interno alcuni dei partecipanti al rave, che ha portato sul lago di Mezzano quasi 10mila persone. Contemporaneamente altri guardaparco hanno provveduto a sgomberare una tendopoli sorta sulla spiaggia all’interno del parco, a Principina a mare.

E intanto a Valentano c’è chi fa la conta dei danni. E’ Piero Camilli, proprietario della tenuta di Mezzano, 700 ettari in tutto, di cui 30 occupati illegalmente dal rave party. "Ci sono voluti 29 bilici per portare via tutto lo sporco lasciato nei campi questi barbari. E poi siringhe da tutte le parti. Per non parlare delle mie dieci pecore sbranate e delle venti ferite dai cani. I danni sono ingenti. Credo che servano decine di migliaia di euro per ripristinare tutto. Il terreno andrà pulito, bonificato e disinfettato due volte, trattandosi di campi destinati alla coltivazione e al pascolo". E anche il sindaco Stefano Bigiotti, sottolinea la gravità della situazione. "Stiamo valutando i danni che sono stati recati – dice –. Siamo alle prese con lo smaltimento dei rifiuti: 30 ettari sono molti da bonificare. È iniziata la rimozione dei sacchi ma occorreranno altre operazioni. Ritengo – conclude il sindaco – che nessun euro dovrà essere tirato fuori dai nostri cittadini: loro hanno subito un danno enorme".

E sul rischio Covid interviene il virologo Fabrizio Pregliasco: "Sono episodi non piacevoli che possono avere anche un rischio di sanità pubblica oggettivo, ma difficilmente quantificabile. Fare tamponi sul territorio nei comuni della zona interessata dal rave può aiutare a capire se c’è stato un effetto sul territorio. Io temo, però, che l’effetto sarà più difficilmente evidenziabile per la diaspora che c’è stata e per la redistribuzione delle persone. I tamponi sono un elemento di rassicurazione per il territorio. A mo’ di ‘risarcimento’ anche rispetto al fastidio"