Preso il rapinatore seriale dell'autostrada: era il terrore delle aree di servizio

Operazione della Polstrada di Montecatini

Il cacciavite e la Panda mostrati da un uomo della Polizia Stradale

Il cacciavite e la Panda mostrati da un uomo della Polizia Stradale

Pistoia, 24 gennaio 2017 - E' stato preso dopo una serie di colpi a baristi, casellanti e camionisti. Era il terrore dell'A11, di quella Firenze-Mare che ogni giorno viene imboccata da migliaia di automobilisti e che di notte si trasformava, per lui, in territorio di caccia. L'operazione è della Polstrada di Montecatini Terme, che per prenderlo ha messo in atto un "reticolo", con una serie di controlli e pattugliamenti per fare in modo che il "pesce" venisse a galla. E così è stato, nella notte tra il 23 e il 24 gennaio. La persona arrestata è un rom di 33 anni che vive al campo Nomadi di Buggiano.

E' stato arrestato poco lontano dall'area di sosta di Sibolla Sud, non lontano da Altopascio, dove aveva rapinato un uomo su un furgone. Il rapinatore era entrato in azione all'alba. Ha forzato una Panda a Buggiano, è riuscito ad accenderla dirigendosi verso l'autostrada. A Capannori è entrato in un bar, ha ordinato un caffé e ha poi puntato un cacciavite contro le commesse per farsi dare l'incasso. In quel momento è però entrato un cliente e il rapinatore è dovuto fuggire. 

Il rapinatore, poco dopo, è rientrato in A/11 fermandosi nell’area di sosta di Sibolla Sud. Voleva depredare un camionista di Roma che stava riposando nel suo furgone. Il copione si è ripetuto. Il malvivente ha battuto con il cacciavite i vetri del mezzo per farsi aprire, ma la vittima ha messo in moto ed è fuggita verso Altopascio, ove una pattuglia della Sottosezione di Montecatini Terme stava attuando il reticolo.

Gli agenti, avvisati dal camionista, hanno intercettato la Panda e neutralizzato il rapinatore. Infatti l’uomo, riconosciuto dalle commesse del bar e dal camionista, è stato arrestato dalla Polstrada, che lo ha messo a disposizione della Procura di Pistoia, sequestrandogli il cacciavite, le forbici, gli scontrini autostradali e l’auto, nell’attesa di restituire quest’ultima al suo proprietario.

Le accuse sono rapina, furto e guida senza patente. All'uomo è addebitata anche la rapina di una decina di giorni fa a un casellante a Chiesina Uzzanese.