Firenze, 21 luglio 2021 – Si intravede la luce in fondo al tunnel per i ragazzi fermi in quarantena per covid a Malta, dove si trovavano per una vacanza studio. “Forse qualcosa si sta muovendo – ci comunica Daniela, la mamma di Martina, 17enne di Sesto Fiorentino (Firenze) - . Ieri sera sul tardi l’Ambasciata ha rassicurato i ragazzi sul pronto rimpatrio, ma aspettiamo certezze”.
Dopo poco arriva questo messaggio audio di Martina alla mamma: “Questa mattina hanno chiamato Sofia, che è una delle nostre compagne: l’ha chiamata anche una dipendente dell’agenzia EF per quanto riguarda la partenza per l’Italia, che dovrebbe avvenire forse giovedì. Però hanno chiamato solo lei, e non ancora me e l’altra mia amica Antonietta”.
Ma proprio pochi istanti fa mamma Daniela viene contattata dall'agenzia EF di Milano: "Mi hanno chiamato e chiesto i dati della ragazza, molto probabilmente verranno imbarcati tra giovedì e venerdì, anche se non è sicuro al cento per cento direi che ci siamo. Grazie di cuore"
Intanto la giornata di ieri è trascorsa tra mille difficoltà, comunicate ai genitori via chat, che scrivono: “Nessuno ha fornito detersivo per pulire le stanze dei ragazzi”. “Stamattina tra la colazione c’era il kiwi ma senza coltello e il pranzo se lo sono dimenticati. Fino alle due non è arrivato niente. Mia figlia l’ha ordinato e ha chiesto delle posate monouso, si sono rifiutati e ha dovuto chiamare quelli dell’agenzia EF. Solo dopo, quando il pranzo era diventato freddo, sono arrivate le posate”.
Una vera odissea anche per fare arrivare i farmaci ai ragazzi: “Sono riuscito a fare avere Oki e delle pasticche per la gola a mia figlia – racconta un papà agli altri genitori spiegando la procedura -. Per farlo bisogna mandare una mail con nome e cognome della persona, indicando dove è alloggiata, con l’indirizzo, che tipo di medicinali servono. Bisogna mandare in allegato la copia della ricetta, con allegata doppia dicitura in italiano e in inglese. Poi bisogna contattare un signore via telefono, che è andato in farmacia a prendere questi farmaci e ha anticipato i soldi. Soldi che vanno rimborsati con un bonifico”.
Maurizio Costanzo