Firenze, 20 luglio 2021 - Insieme a Martina, sono bloccati altri 7 ragazzi. Tutti nello stesso hotel di San Julian, a Malta, dove alloggiano in stanze sudice e disordinate. Sono originari di Vicenza, Roma, Salerno, Verona, Milano Imola, mentre Martina, di Sesto Fiorentino, è l’unica toscana. Erano arrivati per la vacanza studio in un gruppo di 30 persone, ma il resto dei ragazzi, risultato negativo al test Covid, è già in Italia.
In albergo, in quarantena, sono 5 femmine e 3 maschi. Due dei ragazzi sono maggiorenni, hanno compiuto 18 anni. L’accompagnatrice, dall’Italia, con un messaggio vocale, e dopo molta insistenza dei genitori, ha fatto sapere loro che un certo signor Daniele sarebbe andato a trovarli e avrebbe ascoltato e cercato di risolvere i problemi di soggiorno che stanno affrontando in queste ore di isolamento e solitudine. Ma quella che all’inizio è stata accolta come una piccola buona notizia, non ha portato grandi risultati.
In un messaggio audio, subito dopo la visita di Daniele, una delle ragazze racconta: “Ci ha detto di stare tranquilli, di aspettare le due settimane di quarantena. E anche se il test molecolare è negativo, dobbiamo comunque rimanere in quarantena per due settimane. Ci ha detto che i medicinali conviene farceli spedire dall’Italia, in un pacco, perché loro non possono procurarceli, dato che siamo minorenni”.
Intanto, anche sul test è un giallo: dopo 48 ore ancora non si conosce l’esito del tampone molecolare, e dunque per fermare i ragazzi hanno dato credito unicamente al tampone rapido. Intanto, se prima era tutti e otto asintomatici, qualcuno ora sta accusando i primi sintomi del Covid: una ragazza aveva male agli occhi e due del gruppo non sentono più i sapori. Ma al momento sono anche senza termometro.
Maurizio Costanzo