Raffaella Becagli, uccisa a Bali 16 anni fa. Il ricordo del fidanzato Duccio

Figlia di una notissima famiglia di imprenditori tessili fu attirata in una trappola e uccisa 16 anni fa. Ma il caso non è mai stato risolto

Raffaella Becagli e Duccio Cresci durante un soggiorno in Asia

Raffaella Becagli e Duccio Cresci durante un soggiorno in Asia

Firenze, 25 ottobre 2021 -  Il volto delicato e botticelliano di Raffaella Becagli gli ritorna in mente di continuo. Sedici anni e tanto dolore dopo – e adesso – Duccio Cresci, il suo fidanzato, la ricorda sul nostro giornale, con un messaggio toccante, parole circondate da un cuore stilizzato. Un grande cuore rosso a tutta pagina, dentro una scritta che arriva dal passato e che riapre una ferita dolorosa. Tanto dispiacere: Raffaella aveva 31 anni quando fu uccisa a Bali, in Indonesia, attirata in un tranello da persone che quasi certamente conosceva. Duccio (che oggi si occupa di Marketing creazione e sviluppo prodotti innovativi) fu probabilmente l’ultimo ad avere un contatto con la giovane, via sms, il giorno prima dell’omicidio. Lei era una dei cinque figli di Mario Becagli, capostipite di "Tessile Fiorentina", proprietario di un palazzo sul Lungarno Vespucci.  

Cara Raffa, sei ancora qui accanto a me nella quotidianità dell’oggi, perché quando si ama profondamente niente va perduto. Bella come il sole, ti dicevo, quello bello che scalda e illumina tutto ciò che tocca. Ti sorrido, non posso tenerti per mano, ma ti porterò sempre nel cuore".

Le indagini non portarono a risultati obiettivi: l’individuazione di un movente, dei killer, di possibili mandanti. Restarono ferme alle congetture. Esclusi la rapina (fu trovata la borsa con soldi e documenti) e il tentato rapimento, venne battuta la pista degli affari legata all’imminente acquisto di un terreno in località Brawa, dove l’imprenditrice voleva acquistare un’abitazione e realizzare un magazzino per i mobili etnici che importava in Italia tramite la sua azienda "Loka".