Protesta contro lo smog a Signa durante il passaggio del Giro d'Italia

I cittadini del Comitato “Un nuovo ponte per la Piana” hanno tappezzato il paese di striscioni per chiedere una soluzione al problema della viabilità

Uno degli striscioni di protesta

Uno degli striscioni di protesta

Firenze, 12 maggio 2019 - «Signa maglia nera dello smog». È il testo di uno dei tanti lenzuoli di protesta che i cittadini hanno portato in strada oggi pomeriggio, al passaggio del Giro d’Italia lungo via Roma, la strada principale di Signa. Insieme ai drappi rosa, ai palloncini colorati e agli applausi, i ciclisti del grande evento sportivo sono stati salutati anche da diversi striscioni di lamentale. Non contro il Giro ovviamente, ma contro la situazione critica della viabilità e del traffico locali.

In tanti hanno approfittato dell’attenzione mediatica dedicata alla gara ciclistica, per provare a richiamare l’attenzione su un problema che da decenni soffoca via Roma e costringe i residenti a code estenuanti. A organizzare la protesta sono stati i membri del Comitato “Un nuovo ponte per la Piana”. Gli stessi cittadini che da diversi mesi stanno promuovendo iniziative di sensibilizzazione sul tema, in particolare da quando si è riacceso il dibattito sulla nascita del nuovo ponte sull’Arno e della viabilità alternativa a via Roma.

Il tracciato della futura Bretellina fra Stagno e l’Indicatore è stato infatti modificato per fare spazio a un laghetto inserito nelle opere di compensazione della nuova pista dell’aeroporto di Sesto Fiorentino. Da allora, temendo un ritardo dell’opera o addirittura la sua archiviazione, molti residenti si sono mobilitati, appendendo striscioni alle finestre e organizzando incontri e iniziative.

Le istituzioni hanno assicurato che il ponte si farà, ma dopo decenni di promesse mancate i cittadini hanno annunciato che continueranno a protestare e a farsi sentire fino all’effettiva partenza dell’opera. La giornata di oggi non è stata da meno e alcuni striscioni sono stati inquadrati anche in Tv. «A Signa visione verrà data grazie alla vostra pedalata» diceva un lenzuolo. La speranza dei manifestanti è proprio questa.

Lisa Ciardi