La svolta degli Anni '90: il primo smartphone della storia. Vi ricordate com’era?

Era il 23 novembre del 1992. All’epoca non esistevano ancora le App e neppure il termine ‘Smartphone’, che venne coniato solo cinque anni dopo

Simon Personal Communicator (foto Ansa)

Simon Personal Communicator (foto Ansa)

Firenze, 23 novembre 2022 - Il 23 novembre 1992 Ibm presentò alla fiera informatica di Las Vegas il primo smartphone della storia. Aveva un display - ovviamente non a colori ma in bianco e nero – era in grado per la prima volta sia di inviare che di ricevere fax e mail, era fornito di calcolatrice, block notes e anche di alcuni semplici giochi. Altra novità mai vista prima: lo schermo touchscreen si poteva gestire con un pennino. Si chiamava Simon Personal Communicator e venne lanciato sul mercato solo due anni dopo, nel 1994, a un prezzo abbastanza elevato per l’epoca: 900 dollari. Sei mesi dopo il lancio erano già stati venduti 50mila esemplari, e il prezzo andò via via abbassandosi, fino a toccare 600 dollari.

Ovviamente non aveva nulla a che vedere con gli odierni smartphone: la risoluzione era di 160x293 pixel, e poteva contare su 1 MB di Ram. Il problema era soprattutto la batteria, che si scaricava in un baleno. Ovviamente, sia per il numero di utenti che per le scarse funzionalità a livello di capacità, funzioni, memoria e connessione, i numeri del Simon erano irrisori rispetto a quelli di oggi. Ma nonostante questo, si trattò di un’innovazione tecnologica epocale, che aprì le porte al futuro e ai nostri attuali telefoni. Curiosità: venne presentato come il primo esemplare di “cellulare intelligente”, perché non solo non esistevano ancora le App, ma neppure il termine ‘Smartphone’, che venne coniato dalla Ericsson soltanto nel 1997 per il neonato GS 88 Penelope: il futuro aveva finalmente anche un nome. Nasce oggi Teresa Mannino nata il 23 novembre 1970 a Palermo. Comica, cabarettista, attrice e conduttrice. Ha detto: “Come puoi decidere di fare un figlio se non fanno altro che dire che fra vent’anni finisce l’acqua, tra trentacinque arriva l’asteroide e tra mille si spegne il sole. A questo lo lascio senza luce, acqua e gas?”.