Informazione di qualità, pioggia di premi

Tra i finalisti del "Cinque stelle" il direttore di Nazione e Telegrafo, Francesco Carrassi

Foto di gruppo per il premio "Cinque stelle al giornalismo" (foto Corelli)

Foto di gruppo per il premio "Cinque stelle al giornalismo" (foto Corelli)

Milano Marittima (Ravenna), 25 aprile 2018 - Cinque professionisti dell’informazione in primo piano grazie a un riconoscimento importante. A ognuno di loro è stato infatti conferito il Premio «Cinque stelle al giornalismo», giunto alla sua tredicesima edizione. L’appuntamento, nato da un’idea di Antonio Batani, fondatore della Batani Select Hotels, si è svolto ieri al Palace Hotel della località romagnola. La rosa dei cinque giornalisti insigniti del premio è composta da Francesco Carrassi, direttore de la Nazione e de il Telegrafo, Andrea Montanari, direttore del Tg1 della Rai, Silvia Grilli, direttrice del settimanale Grazia, e Paolo Liguori, direttore di Tgcom24, il sistema all news di Mediaset.

Per la stampa estera è stata scelta la giornalista Ute Müller, giornalista dell’agenzia di stampa Dpa, Deutscher Press Agentur, che rifornisce media italiani e stranieri e collaboratrice del Financial Times Germania.

Si tratta di un premio nato con la precisa volontà di valorizzare il miglior giornalismo italiano e internazionale: per questo, sin dalla prima edizione, gode del patrocinio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. La giuria, presieduta dal professor Ruben Razzante, docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano, ha quindi definito i premiati dell’edizione 2018. Inoltre è stata decisa l’assegnazione di due menzioni speciali. La prima va a George Loomis, critico musicale collaboratore fra gli altri di Financial Times e del New York Times. La menzione nasce in collaborazione con Ravenna Festival. La seconda, nell’anno del cibo italiano all’estero, va invece al critico enogastronomico Edoardo Raspelli.

"Con questo Premio – sottolinea Paola Batani, a nome della famiglia Batani che lo ha istituito – abbiamo inteso riconoscere i meriti professionali di chi opera al meglio nel mondo della comunicazione e dell’informazione». Concetto ribadito dal presidente di giuria Ruben Razzante: «Questi riconoscimenti servono se riescono a suscitare un supplemento di riflessione sulla qualità dell’informazione e sui modi di fare giornalismo".

r.r.